rotate-mobile
Blog Costermano / Via Adolfo Consolini

Veronesi illustri della storia dello sport: il discobolo Adolfo Consolini

Per 15 volte è stato campione italiano, per 3 volte campione europeo e ha partecipato a 4 Olimpiadi vincendo un oro e un argento. È sepolto nella sua città natale, Costermano

A colpi di vittorie si è ritagliato un posto nella storia dell'atletica leggera italiana e mondiale. Un posto bello grande per contenere un ragazzone alto più di un metro e 80 centimetri e dal peso di 100 chili.

Adolfo Consolini è nato a Costermano e nel cimitero del comune veronese riposa. La sua data di nascita è 5 gennaio 1917 e dopo aver terminato le scuole elementari cominciò a lavorare i campi della sua famiglia contadina. La sua prima gara di lancio del peso è datata 1937. La società sportiva veronese Bentegodi capisce di trovarsi di fronte ad un ragazzo con del talento e così, pur di farlo allenare e gareggiare, paga un contadino per sostituirlo nel lavoro.

Comincia così la carriera di Adolfo "Dolfo" Consolini, che nell'atletica leggera diventerà un campione della specialità di lancio del disco. Già nel '37 vince il suo primo titolo giovanile e nel '39 il suo primo titolo italiano. Alla fine della sua carriera potrà contare 15 titoli italiani vinti, di cui 9 di fila dal '52 al '60. Partecipa a 5 campionati europei, vincendo 3 medaglie d'oro. E d'oro sarà anche la medaglia alla sua unica partecipazione ai giochi del mediterraneo. Si presenta alle Olimpiadi 4 volte, da Londra '48 a Roma '60, vincendo un oro alla sua prima partecipazione e un argento alla sua seconda. Particolare curioso di Londra '48: rimane l'unica Olimpiade in cui l'Italia è riuscita a raggiungere una doppietta nel lancio del disco, con Consolini oro e Tosi argento, purtroppo però i due non poterono cantare l'inno di Mameli sul podio perché il disco su cui era inciso si era perso.

Il suo miglior lancio lo ha compiuto a 38 anni scagliando il disco a 56 metri e 98 centimetri, che gli valse il primato europeo. Per tre volte Adolfo Consolini riuscì ad essere il primatista mondiale della sua specialità. Morì il 20 dicembre 1969 a Milano, città dove si era trasferito negli anni '50 per concentrarsi sulla sua carriera sportiva, concedendosi solo nel 1954 una piccola divagazione nel mondo del cinema. Adolfo Consolini infatti impersonò il ruolo di Corrado, detto Maciste, nel film "Cronache di poveri amanti" di Carlo Lizzani, pellicola tratta dall'omonimo romanzo di Pratolini. Fu grazie all'aiuto di Marcello Mastroianni, che Consolini riuscì a cavarsela anche davanti alla macchina da presa.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Veronesi illustri della storia dello sport: il discobolo Adolfo Consolini

VeronaSera è in caricamento