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Siti archeologici della provincia di Verona: il covolo di Camposilvano

Una cavità dalla bellezza sublime, da cui può partire una lunga passeggiata per toccare il Museo Geo-Paleontologico, la Valle delle Sfingi e la chiesetta della frazione di Velo Veronese

Una bellezza che incute anche paura. La più grande cavità carsica delle prealpi venete, in Lessinia, profonda quasi 100 metri. Si trova nel comune di Velo Veronese, ma più precisamente nella contrada di Camposilvano, un antico comune cimbro.

Il Covolo di Camposilvano si è formato in seguito ad una serie di crolli e la sua genesi potrebbe risalire a due milioni di anni fa. Da sempre la sua bellezza attrae i turisti e per gli studiosi è una miniera di informazioni sul nostro passato.

Passando attraverso un breve sentiero, dal Covolo si può raggiungere il Museo Geo-Paleontologico, dove è possibile ammirare una collezione di fossili provenienti sia dal Covolo che dalla Purga di Velo, testimonianze dell'antico passato della Lessinia e della sua evoluzione.

Di particolare suggestione, sempre a Camposilvano, la Valle delle Sfingi, dove si trovano particolari formazioni di calcare modellate dalla natura. Luogo ideale per delle belle passeggiate in montagna, ad una quota di 1155 metri.

Infine merita una visita anche la chiesetta di Camposilvano, dedicata a San Carlo Borromeo, risalente al 1606 e successivamente restaurata.

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