Cimitero Monumentale di Verona: i grandi veronesi riposano qui
Emilio Salgari è uno dei personaggi più illustri sepolti nel cimitero monumentale di Verona, ma non è l'unico
Parte della storia di Verona, in particolare quella dal 1800 a oggi, riposa nel Cimitero Monumentale della città. I grandi nomi della politica scaligera, ma soprattutto della cultura, sono sepolti in questo grande camposanto a pochi passi da piazza Bra.
Il cimitero è stato eretto in età napoleonica, quando il dominio francese impose di sepellire i defunti fuori dalle mura cittadine e non più nei pressi delle chiese. Il Monumentale fu costruito nel 1829 e da allora ospita veronesi illustri, ma non solo.
Lo stile del cimitero è neoclassico e già l'ingresso si presenta maestoso; tuttavia, il posto disponibile si esaurì in fretta e con gli anni il terreno fu ampliato. I primi interventi di ampliamento risalgono già alle fine del 1800. Oltre alle bellissime statue funebri e alla maestosa facciata, sono di interesse architettonico le tre Campane alla Veronese in tonalità Sib3 collocate nel 1884.
Ma veniamo ai personaggi illustri che qui sono stati sepolti. Tra i più famosi c'è certamente lo scrittore Emilio Salgari, l'autore dei romanzi d'avventura con protagonista Sandokan. Il romanziere morì (suicida) a Torino nel 1911 e in questa città furono celebrati i funerali, ma poi la sua salma fu sepolta nella natìa Verona.
Nel Cimitero Monumentale di Verona sono sepolti anche il pittore futurista Umberto Boccioni, calabrese ma morto per una caduta da cavallo al Chievo nel 1916, il poeta Lionello Fiumi di Rovereto, ma morto a Verona nel 1973, il poeta dialettale Berto Barbarani, nato e morto a Verona (1872-1945). Sempre qui sono sepolti gli architetti veronesi Michele Sanmicheli, morto nel 1559, e Luigi Trezza, defunto nel 1823. Altri sepolti noti della storia e della cultura veronese sono il patriota Carlo Montanari (1810-1853), il tenore Nino Martini (1902-1976), la scrittrice portoghese Maria Pia di Sassonia Coburgo Braganza (1907-1995), l'ufficiale e ingegnere tedesco Franz von Scholl (1772-1838), l'abate e fisico Giuseppe Zamboni (1776-1846) e il pilota automobilistico Luigi Musso, morto durante il Gran Premio di Francia del 1958.