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Segnalazioni Monteforte d'Alpone / Via Lazzaretto

"Quando apre la stagione di caccia sembra di essere in una zona di guerra"

Un cittadino ha segnalato la situazione che si creerebbe ogni anno a Monteforte d'Alpone, dove alcuni cacciatori inizierebbero a sparare anche in zone vietate e vicine al centro abitato

Vi segnalo una situazione singolare che si verifica ogni fine settimana, durante il periodo della caccia, sui colli a ridosso del comune di Monteforte d'Alpone, in particolare sopra le frazioni di Costalunga e Brognoligo.

Inizia così una segnalazione giunta al nostro giornale, che lamenta di una situazione potenzialmente pericolosa che si sarebbe verificata con l'inizio della stagione venatoria. 

In quelle giornate si ha l'impressione di stare in una zona di guerra: boati di fucilate ogni cinque minuti. Tutto questo si verifica tra i vigneti e in zone palesemente vietate per questo tipo di attività ovvero vicino a strade, abitazioni (pallini che rimbalzano sui tetti), sentieri, baracche, in pratica in mezzo a tutte quelle tracce urbane da cui i cacciatori dovrebbero stare a centinaia di metri di distanza, sia per sparare che in 'atteggiamento da caccia' (camminando con fucile carico). Basta una mappa e un compasso per capire che sono zone totalmente off-limits.

Oltre ad essere un pericolo concreto per la salute e la vita delle persone che di solito passeggiano per quelle strade (e sono tante), questa situazione crea diversi danni agli impianti vitivinicoli e all'ambiente (fori, cartucce e piombo sparsi). Ad ogni modo potete immaginare la reazione dei cacciatori (spesso scortese, intimidatoria) quando vengono invitati ad andarsene perché creano del pericolo, potete immaginare quanto sia difficile affrontare queste persone e interferire nella loro 'attività'. Sono armati, spesso del posto e non si fanno scrupoli rispetto al luogo in cui sparano o girovagano con fucile in spalla. Motivo per cui le denunce o le segnalazioni con nome e cognome sono scarse o inesistenti: perché la gente ha letteralmente paura di farlo.

A questo punto mi chiedo se dobbiamo aspettare i fatti di cronaca, prima di iniziare a controllare queste zone e chi gironzola armato nei campi. Mai visto guardie o pattuglie in quelle zone, mai sentito di controlli o sanzioni. Si sa che le risorse in campo sono poche, che autorità e associazioni faticano a operare in un territorio così vasto, ma aspettare (come al solito) che accada qualcosa prima di intervenire, in questo caso, mi sembra assurdo.

Come spiegato da questo cittadino preoccupato, il problema sarebbe causato da alcuni individui non rispettosi delle norme. Un problema che quindi potrebbe essere risolto con l'aumento dei controlli nella zona e la segnalazione di questi cacciatori. 

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