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Le donne che hanno fatto la storia di Verona, Giulietta e le altre

Hanno reso immortale la loro città: Claudia Marcellina imprenditrice, Santa Toscana che si votò ai poveri e Giulietta Capuleti che amò per sempre

Verona, città immersa nella storia e nella cultura, ha visto nel corso dei secoli emergere figure femminili di grande spessore, che hanno contribuito a plasmarne il destino e l'immagine. Non solo la famosa Giulietta Capuleti, ma tante altre. Donne che hanno fatto la storia e reso immortale la loro città: Claudia Marcellina l’imprenditrice, Santa Toscana e Giulietta Capuleti. 

Giulietta Capuleti e l’amore eterno

E’ senza dubbio la donna più iconica di Verona. La sua determinazione, indipendenza e storia d'amore l'hanno resa famosa in tutto il mondo. Ma è davvero necessario parlare di lei? Il famoso balcone dove Giulietta attendeva Romeo si trova in Via Cappello, vicino alla famosa Piazza delle Erbe. Appartiene a un palazzo medievale, e una sua statua si trova nel cortile del museo a lei dedicato. Per accedervi si attraversa un portico ricco di iscrizioni e dediche fatte dagli innamorati. Giulietta Capuleti nasce a Verona nel 1290 all'epoca di Bartolomeo della Scala. Figlia unica della ricca famiglia Capuleti, Giulietta si innamorò perdutamente di Romeo Montecchi, figlio della famiglia rivale. I suoi genitori volevano sposarla con un nobile di alto rango di nome Paride, ma lei rifiutò. Dopo alcune lotte per consolidare il suo amore per Romeo, credette che fosse morto e si suicidò. Morì nel 1303 alla tenera età di dodici anni.

La storia di Giulietta e Romeo, con il suo tragico epilogo, rimane uno dei più commoventi esempi di amore sfortunato nella letteratura. La figura di Giulietta, con la sua passione e determinazione, continua a essere un simbolo di amore eterno e di speranza infranta, rendendola un'icona immortale della città di Verona.

Claudia Marcellina: l'imprenditrice 

Claudia Marcellina non è soltanto un nome inciso nella storia di Verona, ma rappresenta un esempio di leadership femminile in un'epoca dominata dagli uomini. Vedova del console Bellicio Solerte, Claudia non si limitò a un ruolo marginale nella società romana, ma prese in mano le redini delle attività di famiglia. Gestì con successo fabbriche di mattoni che portavano il suo nome, un'impresa notevole che testimonia la sua abilità e determinazione imprenditoriale. Immaginiamo Claudia, con il suo abito scuro e il capo coperto, mentre ispeziona il lavoro degli operai, un'immagine potente di una donna che sfida le convenzioni del suo tempo. La sua presenza è ancora palpabile oggi in Corso Porta Borsari 49, dove un'iscrizione rende omaggio alla sua figura, rivelando l'importanza che ebbe nella Verona romana e la stima di cui godeva nella sua comunità.

Santa Toscana: la protettrice dei bisognosi

Nel XIII secolo, Verona fu testimone della carità e della devozione di un'altra donna straordinaria: Santa Toscana. Nata a Zevio in una famiglia nobile, Toscana dedicò la sua vita agli altri, specialmente ai più bisognosi, dopo la morte del marito Alberto. Si recava quotidianamente all'ospedale della Chiesa del Santo Sepolcro, dove si dice abbia compiuto miracoli, tra cui la protezione della città da una piena e la guarigione di tre ladri colpiti da una punizione divina. La sua conversione all'Ordine di San Giovanni di Gerusalemme e il trasferimento in una piccola cella all'interno della chiesa segnano il culmine della sua vita di dedizione. La chiesa vicino a Porta Vescovo, che ora porta il suo nome, è un monumento alla sua vita caritatevole, ricordando a tutti la sua incrollabile dedizione verso i bisognosi.

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