rotate-mobile
social

Netgear: i dispositivi intelligenti se non correttamente “protetti” possono essere la porta d’accesso ai nostri dati e alla nostra privacy

Baby monitor, telecamere di videosorveglianza o serrature intelligenti, se non correttamente “protetti”, possono essere la porta d’accesso ai nostri dati e alla nostra privacy, scopri come proteggerti

Netgear, fornitore leader di soluzioni WiFi per la connessione domestica, in ufficio e in mobilità, ha evidenziato che i dispositivi quali, ad esempio, baby monitor, telecamere di videosorveglianza domestica, smart speakers e router che sembrano sicuri, in realtà, possono diventare il mezzo attraverso cui i criminali informatici, possono insinuarsi nelle nostre vite accedendo ai nostri dati, incluse le foto. Un attacco a un baby monitor permette all’hacker addirittura di ascoltare le conversazioni; una videocamera di sorveglianza infettata fa sì che il criminale informatico veda all’interno dell’abitazione, mentre un router compromesso può rivelare le connessioni o la stampante mostrare i documenti che si stanno processando.

Il numero di dispositivi IoT presenti nelle abitazioni è in continua crescita: si stima che raddoppieranno nel 2020. Se da un lato porteranno a un ulteriore miglioramento della vita delle persone, grazie a tecnologie smart sempre più veloci e connesse, dall’altro al loro aumentare sono correlati anche i rischi legati alla sicurezza dei propri dati e non solo.

Questo sviluppo tecnologico continuo nel settore della domotica richiede quindi un’attenta e costante gestione della sicurezza dei propri dispositivi e, soprattutto, l’adozione di sistemi di sicurezza informatica avanzati.

Basti pensare che uno studio condotto da Juniper Research ha prospettato che, tra il 2018 e il 2023, i criminali informatici verranno in possesso illecitamente di ben 146 miliardi di dati personali, come credenziali della carta di credito o numeri di identificazione.

Mentre è stato stimato che tra il 2017 e il 2018, c’è stato un aumento del 350% di attacchi ransomware (blocco del dispositivo e richiesta di pagamento per ripristinare accesso), del 250% di attacchi IP spoofing (alterazione dell’indirizzo IP per mascherare la sorgente di un attacco o per superare alcuni sistemi di autenticazione) e un aumento del 70% di attacchi di phishing (tipologia di frode che ha lo scopo di rubare importanti informazioni sensibili come numeri di carta di credito, password e dati relativi al conto bancario).

Come proteggersi 

La soluzione: NETGEAR Armor™ by Bitdefender - uno straordinario sistema per la sicurezza informatica che garantisce la protezione da virus, malware, password rubate, furto d’identità e attacco hacker, di tutti i dispositivi connessi a Internet dalla propria rete domestica, sia che essi si trovino all’interno della casa sia in mobilità.

In sintesi, NETGEAR Armor™ by Bitdefender assicura:

  •  protezione da minacce su rete domestica di tutti i dispositivi connessi alla rete, compresi i dispositivi domestici intelligenti; Armor blocca attivamente i siti e le applicazioni malevoli conosciuti e avvisa l’utente, con notifiche istantanee, ogni volta che qualcuno visita siti web che potrebbero provare a truffare, infettare o rubare informazioni personali. Con Bitdefender Total Security, si potrà installare una protezione anti-malware completa sui dispositivi Android, iOS, Windows e Mac dell’utente e di tutto il nucleo familiare;
  • protezione dei dispositivi lontano da casa; gli smartphone e computer con installato NETGEAR Armor, saranno protetti anche se non collegati alla rete domestica; 
  • rilevamento avanzato delle minacce;
  • scansioni regolari della vulnerabilità di tutti i dispositivi collegati alla rete domestica;
  • protezione dai furti di dati anche sui dispositivi mobile; in caso di smarrimento, grazie a NETGEAR Armor™ by Bitdefender, l’utente potrà localizzare, bloccare e cancellare da remoto i dati sullo smartphone o sul computer.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Netgear: i dispositivi intelligenti se non correttamente “protetti” possono essere la porta d’accesso ai nostri dati e alla nostra privacy

VeronaSera è in caricamento