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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Andrea Denver dopo la finale del GFVip: «Il ritorno alla realtà è stato traumatico»

L’intervista ad Andrea Denver, il modello veronese arrivato in finale al Grande Fratello Vip

Fino alla finale del Grande Fratello Vip quest’anno é arrivato anche un veronese, Andrea Denver, pseudonimo di Andrea Salerno, modello italiano, più di un milione di followers su Instagram, nato a Verona il 3 maggio 1991, ma residente negli Stati Uniti, dove é stato nominato per tre anni consecutivi (dal 2015 al 2017) "The Model of the Year Award - Social Media Star Men" su Models.com, e ha acquisito una fama internazionale. Nonostante abbia posato per celebri brand come Hugo Boss, MAC Cosmetics e Ralph Lauren, a renderlo così popolare sono state le sue apparizioni nei video musicali di Jennifer Lopez "I Luh Ya Papi" e di Taylor Swift "Blank Space".

L’esperienza al GfVip - racconta Andrea - è stato un viaggio unico, ricco di emozioni. Una bella esperienza che mi resterà impressa a lungo nella mente e nel cuore. Ho vissuto tantissimi bei momenti di amicizia, di simpatia, di allegria e di leggerezza che, anche fuori dalla Casa, continuano ad allietarmi. 

Qual  è il ricordo più bello meno piacevole di questa esperienza nella Casa?

Sicuramente ricordo l’incomprensibile attacco subito in piscina come il momento meno piacevole sia per il contesto da cui è scaturito, una normale nomination di gioco, sia per gli epiteti usati, lesivi non solo nei confronti della mia persona, ma, soprattutto, di un’importante pagina della lotta contro la mafia.

Nella Casa ad Andrea ha legato amicizie vere come lui stesso ci racconta.

Ho legato veramente con tantissime persone. Ognuna mi ha dato qualcosa. Se dovessi proprio identificare qualcuno, ti risponderei Patrick, Paola, Adriana, Aristide, Antonella, Fabio e Sossio.

C’è stata qualche personaggio che sentì più lontano tra i tuoi coinquilini?

Mah, diciamo che l’unica persona con cui non mi sono mai aperto fino in fondo, forse per la differenza di età, è stata Barbara Alberti. Abbiamo instaurato un bel rapporto di cortesia e rispetto reciproco, ma niente di più.

Com'è stato il rientro alla realtà? 

Il ritorno alla realtà è stato, come puoi ben immaginare, traumatico. Anche se Alfonso Signorini ci aveva preparati, mai avrei immaginato di trovare, una volta fuori dalla Casa, una situazione così grave e dolorosa. Il primo aspetto che mi ha colpito è stato il silenzio, al posto dei consueti rumori cittadini, poi la mancanza di traffico e le strade deserte. Ma il vero shock è stato causato dall’impatto con la durezza dell’informazione giornalistica, scoprire l’incessante diffondersi del virus in Italia e nel mondo, il numero delle vittime e, soprattutto, tanto dolore e sofferenza. 

Ora sogni una carriera in Italia o preferisci lavorare in America?

L’intenzione, al momento, è di mantenere i miei impegni lavorativi negli  States, ma se dovessero arrivarmi delle proposte di lavoro interessanti in Italia, ne sarei più che felice.

Ora Denver, si trova a casa della famiglia a Verona.

Vista la situazione mondiale, non posso prevedere quando tornerò negli Stati Uniti. Sono, però, contento di poter stare in questo periodo vicino alla mia famiglia.

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