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Salute Borgo Trento / Piazzale Aristide Stefani

Impiantato in un paziente a Verona il più piccolo defibrillatore del mondo

Il dispositivo è dotato di una elevata longevità e di una particolare forma ergonomica e curvata, in grado di farlo adattare meglio all’anatomia della regione pettorale in cui viene posto, riducendo la tensione sottocutanea ed il rischio di erosione della cute

Lo scorso 13 marzo, per la prima volta in Italia, è stato effettuato l’intervento di impianto del defibrillatore più piccolo del mondo, il Rivacor 5, prodotto dall’azienda tedesca Biotronik, con sede a Berlino.
Questo primo impianto è stato effettuato dalla Divisione di Cardiologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Intergrata di Verona - Ospedale di Borgo Trento, diretta dal professor Flavio Ribichini, Centro Universitario all’avanguardia nella terapia endovascolare e specializzato nel trattamento della cardiopatia ischemica, valvolare e nella prevenzione della morte improvvisa. Oltre al dispositivo, posto sotto la cute in regione pettorale, sono stati inseriti 2 appositi fili (detti elettrocateteri) nel cuore di un paziente affetto da grave cardiopatia strutturale, a rischio di aritmie pericolose per la vita. L’intervento è stato portato a termine con successo dall’equipe di elettrofisiologia guidata dal dottor Giovanni Morani. Lo stesso Morani ha dichiarato: «Rivacor 5 rappresenta un’evoluzione importante per questo tipo di dispositivi, dedicati a preservare il normale battito del cuore».

Il dispositivo è attualmente il più piccolo defibrillatore al mondo compatibile con risonanza magnetica a 3 Tesla, è dotato di una elevata longevità e di una particolare forma ergonomica e curvata, in grado di farlo adattare meglio all’anatomia della regione pettorale in cui viene posto, riducendo la tensione sottocutanea ed il rischio di erosione della cute. Inoltre il dispositivo permette al medico di eseguire un monitoraggio remoto del corretto funzionamento del dispositivo e degli elettrocateteri tramite la telemedicina, nonchè di visualizzare importanti informazioni cliniche. Ciò viene ottenuto mediante un apposito trasmettitore simile ad un telefono cellulare e tramite un’avanzata piattaforma di Home Monitoring, all’avanguardia come protezione dei dati ed adeguata alle più moderne normative europee in termini di privacy.
«L’adozione di questa tecnologia di altissimo livello, anteprima assoluta in Italia, testimonia ulteriormente la ricerca continua del miglioramento e dell’eccellenza nella pratica clinica per la cardiologia della nostra azienda sanitaria, nonchè un’altissima attenzione alle necessità cliniche dei pazienti - conclude il dott. Morani -. Questo risultato di oggi è un esempio di crescita e miglioramento assistenziale per i nostri pazienti che deriva dalla collaborazione tra i centri medici di eccellenza e gli sviluppi tecnologici proposti dalle aziende leader” sottolinea il direttore della Cardiologia, Prof. Ribichini.

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