rotate-mobile
Salute Peschiera del Garda / Via Gardesana

All'ospedale Pederzoli arriva l'acquarioterapia in collaborazione con Gardaland Sea Life

Inaugurata nella clinica di Peschiera una speciale area dove sottoporre i pazienti a sedute di "acquarioterapia"; la visione dei pesci in acquario potrà ridurre l'ansia preoperatoria e alzare la soglia del dolore, consentendo interventi anche invasivi senza terapie farmacologiche

Nasce dalla cooperazione tra l’Ospedale P. Pederzoli e Gardaland SEA LIFE Aquarium, in collaborazione con Merlin Magic Wand Italia, un singolare progetto scientifico intitolato "Sea Life therapy". L'ambiziosa iniziativa prevede una speciale area all’interno del Pederzoli che, oltre a fungere da area didattica e di svago per i bambini nel reparto dedicato agli ingressi pre-operatori, sarà anche luogo di sperimentazione di un protocollo che verrà sviluppato con l’Unità operativa complessa di Neuropsichiatria Infantile dell'Azienda Ospedaliera Universitaria integrata di Verona. Coordinatore del progetto è il dott. Matteo Sulpasso, responsabile dell’Unità Operativa di Chirurgia Pediatrica, precedentemente Docente della Scuola di Specializzazione di Chirurgia Pediatrica dell’Università di Verona, autore di circa 200 pubblicazioni scientifiche in ambito nazionale e internazionale, nonché membro di numerose associazioni scientifiche e con esperienze professionali in Francia e in Spagna.

All'ospedale Pederzoli di Peschiera del Garda arriva l'acquarioterapia

Il progetto parte da una evidenza medica verificata in alcune cliniche svizzere e testata anche da uno studio pilota dell’Università Pierre et Marie Curie di Parigi presso l’Ospedale Armand Trousseau su volontari adulti. «Grazie al progetto "Sea Life therapy", per la prima volta in Italia – illustra il Dott. Sulpasso - verrà studiato un protocollo di terapia assistita sui bambini con il supporto di un acquario di acqua dolce tropicale, allo scopo di utilizzarlo come tecnica antinocicettiva (preventiva del dolore) e non farmacologica. Lo scopo è quello di alzare significativamente la soglia del dolore ma soprattutto abbattere l’ansia e la paura nei più piccoli in modo naturale, per poterli sottoporre ad esami anche invasivi senza l’utilizzo di terapie farmacologiche di supporto».

Sino ad ora, attività simili sono state evidenziate solo all’estero: «Veder nuotare i pesci in acquario è una pet teraphy benefica: rilassa, riduce la pressione ed abbassa il battito cardiaco», lo ha evidenziato la ricercatrice Deborah Cracknell responsabile dello studio britannico "Marine Biota and psychological Well-Being: A preliminary Examination of dose – Response Effects in an Aquarium setting", pubblicato sulla rivista scientifica "Environment & Behavior" nel 2015. L’esperimento italiano partirà dall’esperienza dell’ospedale francese di Armand-Trousseau, dove l’acquario è stato appunto utilizzato come tecnica antidolorifica non farmacologica in una sperimentazione attraverso volontari adulti.

Ci si aspetta che la distrazione generata da un acquario possa avere effetti calmanti sull’ansia preoperatoria, specialmente in bambini tra i 3 e i 7 anni di età. Sarà il prof. Leonardo Zoccante della Neuropsichiatria Infantile dell'Università di Verona e la sua equipe a coordinare la ricerca attraverso la raccolta dei dati e l’elaborazione degli stessi. Il dott. Sulpasso, quindi, sottoporrà i propri piccoli pazienti a delle sedute di "acquarioterapia" prima di procedere ad analisi o attività più invasive di pre-intervento. La sperimentazione avrà la durata di almeno 1 anno, periodo necessario per monitorare l’effetto su molti casi per poi trarre le giuste osservazioni, capire se la strada intrapresa è quella giusta e inserire la sperimentazione nel protocollo nazionale.

«I bambini sono attratti dallo spettacolo dei pesci, - racconta il dott. Sulpassocosì dimenticano di essere in una sala d'attesa d'ospedale. Anche i genitori si rilassano e si preparano meglio alla visita medica. I bambini, poi, hanno bisogno di punti di riferimento e quelli che purtroppo tornano qui spesso saranno contenti di sapere che ci sono i pesci da guardare». «Il mio staff ed io siamo contenti di prestare il nostro tempo per uno scopo così importante per la serenità dei piccoli pazienti, - racconta Sabrina Repetto, Curator di Gardaland SEA LIFE Aquarium, che settimanalmente dedica alcune ore per monitorare il buon funzionamento dell’acquario e il benessere dei pesci che lo popolano».

Da quest’anno, inoltre, Gardaland SEA LIFE Aquarium può contare sul supporto di Merlin Magic Wand Italia: la nuova Onlus di Gardaland, ufficialmente riconosciuta con Decreto Prefettizio su tutto il territorio nazionale e destinata a coadiuvare progetti ed iniziative dell’acquario: «Grazie a questa nuova associazione Gardaland SEA LIFE Aquarium potrà intervenire all’interno degli ospedali con iniziative volte a migliorare la vivibilità dei bambini coinvolti in cure sanitarie - afferma Aldo Maria Vigevani CEO Gardaland - ma anche ad operare nel settore della tutela della natura e dell’ambiente, sostenendo la creazione di progetti legati alla valorizzazione delle risorse ambientali ed alla salvaguardia del patrimonio floristico e faunistico caratterizzante gli ecosistemi marini e costieri».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

All'ospedale Pederzoli arriva l'acquarioterapia in collaborazione con Gardaland Sea Life

VeronaSera è in caricamento