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Lunedì, 29 Aprile 2024
Salute

Ulss 9 e farmacie veronesi promuovono le "buone pratiche" contro l'antibiotico-resistenza

È stata presentata una campagna di informazione, con un questionario già distribuito in oltre 2500 copie nelle farmacie e un altro set di domande disponibile online, allo scopo di rilevare il grado di consapevolezza dei cittadini nell’uso appropriato degli antibiotici

Per resistenza agli antibiotici (AMR, Anti Microbial Resistance) si intende l’incapacità degli antibiotici, somministrati alle dosi terapeutiche, di ridurre la sopravvivenza o di inibire la replicazione dei batteri patogeni.
Giovedì, nella sede dell’Ulss 9 Scaligera a Verona, è stato presentato il progetto “Le buone pratiche per la salute - Lotta all’antibiotico resistenza”: una campagna di informazione, con un questionario già distribuito in oltre 2500 copie nelle farmacie e un altro set di domande disponibile online, accessibile con un codice QR e distribuito nelle Farmacie di Federfarma, allo scopo di rilevare il grado di consapevolezza dei cittadini nell’uso appropriato degli antibiotici.
A illustrare il progetto e il relativo questionario sono stati: la dottoressa Denise Signorelli, direttore sanitario Ulss 9 Scaligera; la dottoressa Diana Pascu, responsabile UOS risk management Ulss 9 Scaligera; il dottor Stefano Nardi, responsabile FF UOS Osservatorio Infettivologico Aziendale Ulss 9 Scaligera; e la dottoressa Elena Vecchioni, presidente Federfarma Verona.

La resistenza agli antibiotici (AMR)

La resistenza agli antibiotici (AMR) è un problema complesso imputabile a diverse cause: l’aumentato uso di questi farmaci, spesso non appropriato sia in medicina umana che veterinaria; l’uso degli antibiotici in zootecnia e in agricoltura; e una maggiore diffusione dei ceppi resistenti dovuto a un aumento dei viaggi e degli spostamenti internazionali. L’uso continuo degli antibiotici, anche in campo veterinario, aumenta la pressione selettiva, favorendo così l’emergere, la moltiplicazione e la diffusione dei ceppi resistenti. Inoltre, la comparsa di patogeni resistenti contemporaneamente a più antibiotici (multidrug-resistance) riduce ulteriormente la possibilità di un trattamento efficace.

I dati

Secondo il rapporto di sorveglianza stilato nel 2023 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità/Europa e dal Centro Europeo per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie (ECDC), cioè “Antimicrobial resistance surveillance in Europe 2023” (con dati che si riferiscono al 2021), nel Vecchio Continente i decessi attribuibili alla resistenza microbica sono stati nel 2020 (ultimo dato disponibile) oltre 35 mila (per la precisione: 35.813), di cui 11 mila solo in Italia.

La prevenzione 

L’Organizzazione Mondiale della Sanità indica prioritario, al fine della prevenzione e il controllo delle infezioni, l’adozione di specifici programmi di prevenzione e controllo delle infezioni che vedano la partecipazione di tutti i livelli del sistema sanitario. A tale scopo, in Italia, il Piano Nazionale di Contrasto all’Antibiotico-Resistenza (PNCAR) 2022-2025 si pone l’obiettivo di fornire linee strategiche e operative per affrontare il problema dell’AMR. L’impegno a migliorare ed elevare i livelli di consapevolezza per l’uso appropriato degli antibiotici si traduce in programmi di informazione e educazione efficaci, rivolti anche alla popolazione. Il coinvolgimento del cittadino è l’obiettivo della Giornata Mondiale per la Sicurezza delle cure, istituita dall’OMS, e fissata per il 17 settembre 2023 con il tema-obiettivo: “Coinvolgere i pazienti per la sicurezza dei pazienti”.

Il progetto "Le buone pratiche per la salute"

Per migliorare i livelli di consapevolezza sul fenomeno dell’AMR è necessario sostenere e promuovere campagne di comunicazione rivolte ai cittadini e rilevare la reale consapevolezza del cittadino sull’uso appropriato degli antibiotici per mitigare gli effetti sull’AMR. A tale fine, in occasione della Giornata Mondiale della Sicurezza delle Cure del 17 settembre, il progetto "Le buone pratiche per la salute" intende coinvolgere direttamente la popolazione al fine di rilevare il grado di consapevolezza, dei cittadini residenti a Verona, nell’uso appropriato di antibiotici, attraverso due questionari: quello distribuito in oltre 2500 copie nelle farmacia e quello disponibile online (accessibile con un codice QR) nelle farmacie territoriali che hanno aderito al progetto.

Attori coinvolti e obiettivi del progetto

Il progetto dunque vede coinvolti, secondo quanto hanno spiegato dall'azienda sanitaria veronese: UOC Rischio Clinico di Azienda Zero, UOC Servizio Farmaceutico Ulss 9, le farmacie territoriali, risk manager Ulss 9, risk manager AOUI e tutta la cittadinanza.
I suoi obiettivi sono quelli di: indagare la reale consapevolezza della cittadinanza sul pericolo dell’antimicrobico resistenza e delle sue cause; stimolare la responsabilità del singolo e della collettività al fine di ottenere un loro coinvolgimento nel contribuire attivamente al contrasto dell’AMR; accrescere il livello di consapevolezza del cittadino sull’uso appropriato degli antibiotici; informare sulla necessità di assumere antibiotici solo quando strettamente indicato per ridurre il rischio di inefficacia quando necessari; informare sull’importanza del rispetto della durata del trattamento, del dosaggio prescritto e sulla necessità di riferire qualsiasi effetto collaterale emerga durante il trattamento.

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