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Vignetta "sessista" a Natale, polemica sul consigliere regionale Berlato

L'esponente di Fratelli d'Italia ha cancellato il post pubblicato sul social network ed è pronto a passare alle vie legali contro gli animalisti che lo insultano e lo minacciano

Una vignetta pubblicata su Facebook qualche minuto dopo la mezzanotte di Natale ha reso meno tranquillo questo periodo di vacanza ad un consigliere regionale del Veneto. Il consigliere è Sergio Berlato, esponente vicentino di Fratelli d'Italia, e il post che ha acceso la polemica è questo.

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La vignetta non ha bisogno di spiegazioni, ma probabilmente è necessario darle un contesto. Sergio Berlato è un cacciatore e durante la sua attività amministrativa si è spesso scontrato con gli ambientalisti su questioni che avevano a che fare con l'attività venatoria o con la gestione della fauna selvatica. Un esempio su tutti: il lupo. Per gli animalisti, il lupo è da tutelare ed è quindi da rifiutare ogni proposta politica che conceda degli abbattimenti selettivi di questo animale. Berlato sostiene l'esatto contrario e crede che sia necessario contenere il numero di lupi nei luoghi dove una loro diffusa presenza può nuocere alle attività degli uomini.
Su certi temi, dunque, ambientalisti e Berlato sono avversari politici. E nell'attaccare il proprio avversario politico, qualche ambientalista potrebbe aver superato il limite, arrivando ad insultare o a minacciare Berlato. Questa, secondo il consigliere regionale, è stata la molla che lo ha spinto a condividere questa vignetta. Una vignetta ritenuta sessista per il suo contenuto quantomeno discutibile.

«È un insulto sessista che va oltre alla libera critica politica», ha dichiarato Rinaldo Sidoli, portavoce di Alleanza Popolare Ecologista (Ape), riferendosi alla vignetta condivisa da Berlato. «Presenteremo - ha proseguito Sidoli - un esposto alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma per il reato di diffamazione, che potrà essere sottoscritto da tutte le donne che si sono sentite offese e diffamate».
Lo stesso però farà Sergio Berlato, il quale ha eliminato la vignetta dalla sua pagina Facebook «per evitare squallide strumentalizzazioni a danno del partito». Il consigliere regionale ha però aggiunto di aver «salvato una copia integrale con tutte le inqualificabili offese e le inaccettabili minacce, anche di morte, a cui sono stato sottoposto assieme ai componenti della mia famiglia da parte degli animalisti. Sarà mia cura farne pervenire tempestivamente copia alle autorità competenti, unitamente alla mia denuncia querela per diffamazione aggravata e minacce per la quale ho già fornito mandato ai miei legali. Alle autorità competenti spetterà la decisione per le conseguenti determinazioni».

Ma oltre alle questioni legali, ci sono anche quelle politiche con la consigliera regionale Cristina Guarda delusa per il comportamento del suo collega a cui consiglia di segnalare gli utenti offensivi e di cambiare metodo comunicativo «invece di scegliere la strada dell'umiliazione della donna: una scelta gravissima perché contribuisce a lanciare un pericoloso messaggio di discriminazione di genere, anticamera di violenza verbale o fisica».

Rispondere a minacce (sempre sbagliate) con un augurio basso e sessista nei confronti delle donne, di tutte le donne è indegno - ha aggiunto la parlamentare veronese del PD Alessia Rotta - Speriamo che la presidente di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni prenda le distanze.

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