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Via Almirante, a Roma Virginia Raggi dice no. La proposta arriva a Verona

Il parlamentare Ciro Maschio ha presentato una mozione al Comune di Verona per dedicare una strada allo storico segretario del Movimento Sociale Italiano, dopo il rifiuto del sindaco capitolino

Nessuna strada a Roma sarà dedicata a Giorgio Almirante.

Con questo messaggio, il sindaco di Roma Virginia Raggi ha bloccato in meno di un giorno un'iniziativa del consiglio comunale capitolino che invece aveva approvato a maggioranza la proposta di intitolare una via al segretario del Movimento Sociale Italiano.

Immediata la reazione di Fratelli d'Italia, che aveva esultato all'approvazione del consiglio comunale di Roma. Il parlamentare veronese Ciro Maschio ha immediatamente presentato una mozione al Comune di Verona affinché nel capoluogo scaligero sia dedicata una via ad Almirante.

Auspico che il sindaco rispetti la decisione dell'assemblea capitolina perchè una via ad Almirante a Roma rappresenta un passo avanti sulla via della pacificazione nazionale cui lo stesso Almirante teneva molto - fa sapere Maschio - Personalmente non avrei alcun imbarazzo nel veder intitolata una via ad esempio ad Enrico Berlinguer. Il rispetto reciproco tra grandi leader di fronti opposti della Prima Repubblica è un esempio di alta politica per le generazioni future, cui farebbe bene a ispirarsi chi ha la presunzione di fondare la Terza Repubblica.

Un altro primo cittadino veneto, Riccardo Poletto di Bassano del Grappa, è invece d'accordo con il sindaco di Roma e proprio questa sua posizione contraria all'intitolazione di una via a Giorgio Almirante è stata criticata dall'assessore regionale veneto Elena Donazzan.

Almirante ebbe il merito universalmente riconosciutogli di contrastare gli impulsi di violenza che emergevano spesso durante gli anni del suo impegno politico, dimostrando in Parlamento e nelle piazze un profondo rispetto verso le istituzioni, anche attraverso il suo stile elegante e risoluto sotto il profilo dei contenuti, sempre rispettoso dell'avversario politico e della democrazia - ha detto Donazzan - Stiamo parlando di una persona che scelse la libertà come valore assoluto in un tempo in cui, quello del dopoguerra e degli anni di piombo, troppi persero la vita in nome di un'idea. Una persona che scelse l'onore alla convenienza, schierandosi in rappresentanza dei vinti senza paura di pagarne il prezzo. Una persona che ancora oggi rappresenta il valore delle idee e della coerenza dei comportamenti, lo spirito di sacrificio e la capacità di guardare al futuro con orgoglio e responsabilità.

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