rotate-mobile
Politica Centro storico / Via Cappello

Da Verona frasi pesanti su Facebook contro le due ragazze italiane rapite in Siria

"Perché dovremmo pagare per queste amiche dei terroristi? Che se ne stiano nel loro habitat e non rompano più i coglioni", questa l'opinione di Paolo Longhi sulla vicenda che ha trovato diversi sostenitori

Non si è certo fatto pregare Paolo Longhi per esprimere la sua opinione sulla nota vicenda delle due ragazze italiane rapite in Siria. Avvocato veronese e ex An, Longhi è stato amministratore nel comune di Legnago, dove ha dapprima svolto il ruolo di consigliere nel 2004, e poi quello di assessore dal 2009 al 2011. 

"Perché dovremmo pagare per queste amiche dei terroristi? Che se ne stiano nel loro habitat e non rompano più i coglioni". Questa la frase incriminata posta su Facebook e correlata dalla pagina de Il Giornale. Già sulla sua bacheca da un paio di giorni, il post ha raccolto quasi 160 "mi piace" e stimolato una discussione che vanta oltre 200 commenti. 
Tra questi c'è anche quello di un altro noto personaggio veronese, Roberto Bussinello. Anch'egli avvocato e candidato sindaco a Verona per Forza Nuova, Bussinello si è espresso con un "che crepino, senza rompere le palle". Quest'ultimo poi era già saltato alla ribalta delle cronache nell'ottobre del 2013, in occasione della morte del capitano delle SS tedesche Erich Priebke, quando si era lasciato andare ad un "capitano, onoriamolo".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Da Verona frasi pesanti su Facebook contro le due ragazze italiane rapite in Siria

VeronaSera è in caricamento