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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Verona, Tosi superstar della Lega alle Europee ma snobbato dal giornale di partito "La Padania"

Matteo Salvini, che nella circoscrizione Nordest ha agguantato 108mila 838 voti è stato il primo per preferenze alle Europee, davanti solo al sindaco di Verona che di voti ne ha presi 99mila 567 che glissa: "Mi avrannno cercato, ma io ero impegnato"

Per un attimo sembra di essere tornati all’epoca di Bossi, quand’era alla guida della Lega Nord. Il Senatùr non era mai stato tenero, per così dire, con il sindaco di Verona, Flavio Tosi. Sembrava che le cose fossero cambiate e invece ecco che a far aggrottare la fronte ci ha pensato il giornale di partito, “La Padania”, durante la segreteria Salvini. Quest’ultimo, che nella circoscrizione Nordest ha agguantato 108mila 838 voti è stato il primo per preferenze alle Europee, davanti solo a Tosi che di voti ne ha presi 99mila 567. Un credito di fiducia non da poco assegnato al primo cittadino scaligero, nonostante tutte le polemiche nate negli ultimi mesi in città. Scandali giudiziari, processi, arresti sembravano aver segnato la vita politica di Tosi e dei tosiani. Invece l’exploit dopo la candidatura a Bruxelles è stato di quelli importanti. Anche se non la pensano tutti così. Come spiega L’Arena, sull’edizione post-voto del giornale “La Padania” non c’erano foto, commenti o titoli su Tosi, che pure del movimento è esponente di spicco. Molte parole, condite di immagini, invece sono state riservate a Matteo Salvini. Compare anche una foto del veronese Lorenzo Fontana che grazie alle rinunce di Salvini e Tosi potrà tornare a Bruxelles assieme alla leghista vicentina Mara Bizzotto.

Niente Tosi ma spazio a Zaia e Maroni, sulle pagine del quotidiano di partito. I presidenti di Regione commentano il risultato (6,5% della Lega in tutta Italia, il 15,2% in Veneto). Spiega L’Arena che Tosi

Pur senza clamori, ha già rilevato il peso dei suoi consensi: Verona primo capoluogo veneto e d'Italia, quanto a consensi al Carroccio; la provincia di Verona seconda solo a Bergamo, per consensi (19,64 per cento); lui, Tosi, il più votato in Veneto dietro soltanto ad Alessandra Moretti, del Pd (che nel Nord Est ha preso 230mila voti).

Tosi però è praticamente inesistente, per il giornale del suo partito, in cui milita da quasi 25 anni. Salvini, però, pur senza fare alcun riferimento a questo fatto, ieri ha rilasciato alcuni commenti che, invece, vanno in controtendenza rispetto a quanto divulgato (anzi, non divulgato) dal giornale padano. Lanciando addirittura Tosi in uno scenario nazionale.

Intervistato da Radio Popolare, Salvini ribadisce il dialogo con Forza Italia, ma ipotizza che a guidare la eventuale coalizione sia un leader diverso da Berlusconi: «A 80 anni tutti hanno dovere e diritto di lasciare spazio ad altri», afferma. E chi lo potrebbe sostituire? «Ho visto tantissimi amministratori locali in gamba», è la risposta del segretario leghista, che non esclude anche una propria candidatura. «Potrebbe essere un leader della Lega? Anche, Flavio Tosi è un sindaco con le palle e poi c'è Matteo Salvini che ha preso 400mila preferenze e qualcosa può fare».

Sul caso “Padania” il sindaco Tosi glissa (“Mi avranno cercato ma io, piuttosto impegnato, non sono riuscito a farmi trovare”) ma rilancia il suo progetto di primarie per la guida di un centrodestra nazionale, per la candidatura a presidente del Conisglio. Un tema che l’eponente veronese sta già toccando da tempo, grazie anche alla sua Fondazione “Ricostruiamo il Paese”, in tour in tutta Italia.

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