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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

"Duello urbanistico" per Verona Sud: il Pd demolisce Giacino

Una nota dell'opposizione scaligera critica aspramente il lavoro del vicesindaco di Flavio Tosi, contestando la vendita di spazi edificabili per costruire nuovi centri commerciali

Il Partito Democratico veronese torna all'attacco e si scaglia senza riserve contro il vicesindaco Vito Giacino, che secondo l'opposizione scaligera sarebbe colpevole di nascondere i dati reali sulla vendita di terreni a Verona Sud.

DATI ALLA MANO - “È già la seconda volta – tuona in una nota il Pd - che il vicesindaco ci dà dei bugiardi cercando di nascondere cosa sta accadendo a Verona Sud. Ma le cifre che abbiamo ricavato dalla lettura delle schede del Piano degli Interventi corrispondono a quelle indicate anche dal Piano della Viabilità di Verona Sud”. La nota dei democratici a questo punto cita testualmente pagina 7: “a tale riguardo si riassumono i valori cumulativi, forniti dal Settore Urbanistica (Luglio 2012), delle superfici e delle relative destinazioni d’uso previste nell’ATO4 e nell’ATO10 di Verona Sud. Direzionale (uffici e servizi) mq 220.000 (addetti equivalenti stimati circa 10.000). Commerciale (grandi superfici) mq 330.000 ( 5 nuovi centri commerciali + 3 grandi strutture di vendita). Residenziale (tipologie varie) mq 135.000 (abitanti equivalenti stimati circa 2.000-2500). Terziario, Ricettivo, Ricreativo mq 76.500 (tipologie varie)""
Quindi - prosegue la nota - nella sola Verona Verona Sud ci saranno circa 350 mila metri quadri di grandi superfici di vendita, più altri 150 mila mq di superfici di vendita minori (in Italia la superficie media di un ipermercato è di 5mila metri quadri, nel nostro conteggio abbiamo tenuto conto soltanto di quelle superiori ai 10 mila metri quadri)".

PROBLEMI IN VISTA - "Le concentrazioni - insiste il Pd - sono così alte che il Piano del Traffico prevede che, per effetto della concorrenza tra tutti questi centri commerciali, il traffico generato (e di conseguenza i clienti) sarà la metà di quello teorico. Quindi il primo a svalorizzare gli investimenti privati è proprio Giacino che accoglie acriticamente le proposte dei privati al solo scopo di far cassa, sacrificando quartieri e vivibilità. Lo stesso vale per quanto il vicesindaco osserva per i centri commerciali fuori dai confini del capoluogo: ciascuno di essi ha il proprio bacino di utenza, e i presunti svantaggi per il capoluogo non si risolvono certo aggiungendone di nuovi. A differenza di Giacino - prosegue la nota dell'opposizione - noi pensiamo che la città vada programmata partendo dalle idee e non dai soldi. Questo significa che per ciascun settore della città vanno individuate le funzioni in modo tale che non sconvolgano l'attuale assetto del piccolo commercio, come più volte denunciato anche da Confcommercio, e che non distruggano la vivibilità dei quartieri".

POLEMICA APERTA - "Quanto ai presunti vantaggi per la collettività - continua la nota del centrosinistra - il Pd ribadisce con forza che questi investimenti non regaleranno nulla alla città. La pista da skate alle ex Cartiere è ampiamente ripagata dalla trasformazione urbanistica (da industriale ad altre funzioni) e dall'aumento di superficie commerciale (da 10mila previsti dalla giunta Zanotto a 25 metri quadri attuali) concessa da Giacino e soci. Curioso è che sotto l'amministrazione Zanotto dirigenti e tecnici comunali giuravano che alle ex Cartiere non ci poteva stare un solo metro quadro in più, pena l'esplosione del traffico ma, come d'incanto, con Tosi e Giacino la superficie commerciale è stata moltiplicata di due volte e mezza! Quanto invece agli “scempi” indicati da Giacino all'Abital notiamo che con il suo Piano degli Interventi nulla è cambiato: su quell'area, che misura 49 mila metri quadri, sono previsti 4.300 mq di commerciale, ben 12 mila di terziario e 3 mila di abitativo per un totale di 19 mila metri quadri di nuove funzioni. Infine - conclude il Pd veronese - i posti di lavoro: da chi sono certificati i mille posti in più nella grande distribuzione? Ma soprattutto, quanti se ne perderanno nel piccolo commercio? Confcommercio calcola che per ogni nuovo posto generato dalla grande distribuzione se ne perdono 6 nel commercio al dettaglio. Giacino ne ha tenuto conto?"

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