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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Verona, sicurezza urbana Tosi scrive a Renzi: "Servono nuove leggi e nuovi poteri ai sindaci"

Il primo cittadino scaligero ha scritto al premier per chiedere nuovi provvedimenti a favore dei cittadini in tema di sicurezza urbana e prevenzione del degrado. "Nonostante gli sforzi delle forze dell'ordine nella città medio-grandi come Verona si denota un peggioramento delle condizioni di vivibilità"

Il sindaco Flavio Tosi ha scritto al presidente del Consiglio Matteo Renzi per chiedere nuovi provvedimenti a favore dei cittadini in tema di sicurezza urbana e prevenzione del degrado. “La situazione dei centri urbani sotto l’aspetto della sicurezza pubblica e della sicurezza urbana è chiaramente in peggioramento - scrive Tosi - e le richieste su questi temi che arrivano alla Segreteria del Sindaco sono ormai decine, mentre un sempre maggior numero di persone, specie stranieri Rom e dell’area nord-africana, bivaccano e molestano residenti e turisti, in particolare nelle strade del centro storico e nelle numerose aree verdi cittadine”.

“Sotto l’aspetto poi del degrado urbano e dell’insicurezza percepita - continua Tosi - i fenomeni relativi alla prostituzione su strada e all’accattonaggio molesto sono in aumento, soprattutto per l’assenza di strumenti giuridici da applicare per fermare questi comportamenti, che i cittadini ritengono ormai essere sempre meno sotto controllo. Inoltre, l’incremento dei furti in appartamento e del microspaccio nei quartieri denota un ulteriore peggioramento delle condizioni di vivibilità delle città medio-grandi, come Verona, nonostante gli sforzi delle Forze dell’Ordine che lavorano quotidianamente in condizioni molto difficili, e a cui va il nostro ringraziamento per i risultati ottenuti.

Servono, perciò, nuovi strumenti giuridici - scrive ancora il sindaco di Verona - da applicare a chi, italiano o straniero che sia, commette violazioni relative al degrado, che viene contrastato peraltro quasi esclusivamente dalle Polizie locali senza strumenti operativi e giuridici adeguati, se non l’applicazione dei Regolamenti comunali che, come ben noto, spesso non sono deterrenti validi per questi soggetti che occupano gli spazi pubblici”.

“Per adottare provvedimenti realmente efficaci - suggerisce Tosi - il Governo dovrebbe proseguire nell’alveo dell’ampliamento dei poteri riconosciuti ai Sindaci con le modifiche, introdotte nel 2008, all’art. 54 del Testo Unico degli Enti Locali, grazie anche al tavolo di confronto con i Sindaci e l’Anci. Chiedo inoltre che la riforma delle Polizie locali e l’accesso alle banche dati tornino all’attenzione del Governo - conclude - considerato che nella precedente Legislatura si era trovato un accordo parlamentare tra maggioranza e opposizione sul “DDL Saia-Barbolini”, testo che potrebbe dare maggiore dignità ai 60.000 operatori presenti sul territorio dei Comuni italiani, i quali dovrebbero essere tutelati come gli appartenenti alle Forze di Polizia nazionali anche in materia di strumentazioni di lavoro e previdenza”.

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