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Verona, il centrodestra ci (ri)prova: Tosi con Forza Italia e Fratelli d'Italia. "Laboratorio per le primarie"

I partiti sono in difficoltà dopo la débâcle berlusconiana e ora mirano a ricostruire l'intera area dei moderati seguendo l’ipotesi formalizzata da quello stesso sindaco che alle elezioni amministrative aveva scelto di correre da solo

Le anime del centrodestra veronese sono vive e vegete. E proprio dal capoluogo scaligero si tenta di riunirle sotto un unico tetto. I partiti sono in difficoltà dopo la débâcle berlusconiana e ora mirano alle primarie del centrodestra, seguendo l’ipotesi formalizzata da quello stesso sindaco che alle elezioni amministrative aveva scelto di correre da solo, lasciandosi alle spalle l’ex gruppo di Forza Italia e quello di Alleanza Nazionale. Flavio Tosi ha scelto di sedersi allo stesso tavolo della fedelissima del Cavaliere, la senatrice Cinzia Bonfrisco, e di Ciro Maschio (ex An, poi Lista Tosi, ora portavoce di Fratelli d’Italia). E dal Liston 12, in pieno centro a Verona, parte la riscossa. O almeno l’intenzione di ricompattare il centrodestra. Un “laboratorio” in cui dovrebbero nascere nuove idee, nuove leadership e un programma condiviso che sia in grado di contrastare l’evoluzione della sinistra, Partito Democratico del premier Matteo Renzi in testa.

LE ANIME RIUNITE - Tosi porta in dote la sua Fondazione “Ricostruiamo il Paese”, ben rodata da mesi di tour su e giù per l’Italia per rilanciare l’idea di primarie del centrodestra. Forza Italia ora sembra avvicinarsi al sindaco, assieme alle altre personalità veronesi. La senatrice Bonfrisco sembra avere le idee chiare: "Il dibattito interno a Forza Italia sulle riforme oggi necessarie è basato sulla volontà di rispettare pienamente il voto degli elettori. In tal senso si deve intendere il contenuto della 'Lettera aperta' che ha scritto Raffaele Fitto, che contribuisce ad arricchire la proposta sul futuro che, insieme a Silvio Berlusconi, vogliamo continuare a garantire all'Italia". Così come Maschio, portavoce di un partito la cui leader, Giorgia Meloni, evoca da tempo un ricambio. Come spiega a L’Arena, le maggiori critiche attuali nascono dalla proposta di riformare Senato e Province. La votazione è attesa nei prossimi giorni e lo stesso Tosi ha dichiarato la sua contrarietà definendola una manovra inutile che non farà altro che far diventare le due istituzioni “inutili”. Afferma Maschio, sulle pagine del quotidiano locale, che la riforma è

«una autentica porcata, una riduzione della democrazia che crea solo disordine e alla fine si mostra come una presa in giro del cittadino». E poi rilancia: «Il centrosinistra di Renzi cadrà e quando succederà il centrodestra dovrà essere pronto. Dobbiamo creare una proposta credibile. Ci vuole coraggio, serve un gesto forte come le primarie che sono il metodo più semplice per rimettersi davvero in gioco agli occhi dei cittadini».

Dalla Fondazione di Tosi spunta la voce del delfino, fabio Venturi, ex vicepresidente della Provincia: "Non esiste ancora un’idea di come organizzare queste primarie ma è importante essere riusciti a convincere i più sulla necessità di questa operazione. Serve non farsi trovare impreparati per le prossime elezioni politiche che potrebbero tenersi già a marzo del prossimo anno. Non c'è ancora nulla di certo, ho solo la sensazione che Renzi sia più vicino al voto di quanto voglia far credere ai cittadini".

L’appuntamento più importante dei prossimi giorni, per mettere in moto il “laboratorio del centrodestra” sarà quello con i rappresentanti del “Movimento 9 dicembre”, gli ex Forconi che a fine 2013 avevano creato non poche discussioni con proteste plateali e blocchi del traffico soprattutto a Soave. Il 28 settembre, inoltre, si terrà l’elezione per la nuova Provincia, vero e proprio banco di prova per il progetto che parte da Verona.

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