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Verona allagata dalla pioggia, Croce accusa: "Amia investe poco negli spurghi"

I danni creati dal recente nubifragio hanno scatenato la reazione del fondatore di Verona Pulita, che se la prende con l'amministrazione comunale per il poco denaro dedicato alla pulizia di di caditoie e tombini

Ad ogni acquazzone Verona va sott'acqua e la gente (vedi via Andrea Doria) si è organizzata in autonomia con i sacchi di sabbia perché nessuno si occupa di loro, un po' come accade in Bangladesh o nelle Filippine. Il Comune di Verona e Amia hanno l'obbligo di occuparsi della pulizia dei tombini e delle caditoie dai detriti e dal fango, ma non lo fanno, causando gli allagamenti e i danni ad abitazioni e ai negozi per milioni di euro, mandando in rovina chi non può permettersi un'assicurazione e si è ritrovato auto e attrezzature sommersi da acqua e fango. La causa di tutto ciò è contenuta nel piano finanziario di Amia per la gestione rifiuti per l'anno 2016: su 46 milioni di euro che il Comune dà ad Amia, sono destinati allo spurgo di caditoie e tombini 227 mila euro, esattamente come nel 2015, e dovrebbero operare due automezzi specifici e due addetti, ma abbiamo verificato che Amia ha operativo un solo mezzo di spurgo ed è assolutamente obsoleto. Per comprendere la pochezza di queste risorse basti pensare che il comune di Bussolengo, 20 mila abitanti contro i 260 mila di Verona, spende ogni anno 180 mila euro. I cittadini devono però sapere che sono in consegna auto aziendali per la dirigenza di Amia per un valore di 153 mila euro, e che tra il 2014 e il 2015 Amia ha speso in sponsorizzazioni di eventi e associazioni circa 600mila euro. È legittimo e doveroso richiedere il risarcimento danni al Comune di Verona e sostituire prima possibile questi amministratori con persone oneste e competenti, che abbiano un curriculum vero e non che siano invece paracadutati dalla politica.

Questo il duro attacco di Michele Croce, candidato sindaco per il movimento Verona Pulita, dopo il nubifragio che tanti danni e disagi ha causato al capoluogo scaligero. L'ex presidente Agec, rende note le cifre che il Comune, tramite Amia, spende per la pulizia dei tombini e delle caditoie, ritenendo insufficienti tali interventi come dimostrerebbero gli allagamenti che si sono verificati nella città di Romeo e Giulietta. 

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