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Veneto Stato mischia le carte, riammessa la lista di Patrizia Badii

Colpo di scena alle elezioni comunali di Verona. Il Consiglio di Stato ha riammesso la lista Veneto Stato che candida a sindaco Patrizia Badii ed ha escluso Giuliomaria Turco

Colpo di scena alle elezioni comunali di Verona. Il Consiglio di Stato ha riammesso la lista Veneto Stato che candida a sindaco Patrizia Badii ed ha escluso l'omonima lista che faceva riferimento a Giuliomaria Turco. "Una decisione che dà ragione al nostro movimento - spiega Silvano Polo, ex sindaco di San Bonifacio ora esponente di Veneto Stato - e conferma a Patrizia Badii la legittima titolarità del simbolo e del nome, come del resto era già avvenuto davanti al tribunale ordinario".

Il partito si era presentato alla commissione elettorale con due distinti candidati, ma con lo stesso simbolo. Turco e la Badii avevano una propria lista di consiglieri comunali ed entrambi rivendicando di essere i legittimi titolari del simbolo del movimento politico.

Turco si era presentato per primo in municipio di fronte alla commissione elettorale. Quindi soltanto la sua candidatura era stata ritenuta valida, nonostante la Badii avesse presentato una sentenza del tribunale di Venezia in base alla quale solo a lei, e ad altri dirigenti del partito, veniva riconosciuta dai giudici la legittimità a rappresentare alle urne Veneto Stato. La commissione, però, si era limitata a considerare valida la prima candidatura in ordine cronologico. Sennonché la Baddi era ricorsa al Tar, che la scorsa settimana aveva però rigettato l’istanza. Immediato, anche visti i tempi strettissimi di lì alle elezioni, il ricorso al Consiglio di Stato, che  ieri ha  rovesciato  la  sentenza di primo grado, ammettendo soltanto la Badii sulle schede elettorali ed escludendo Giuliomaria Turco.

Così alle elezioni amministrative del 6 e 7 maggio a Verona resteranno in corsa 25 liste con sette candidati sindaci.

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