rotate-mobile
Politica Navigatori / SS12

Statale 12. PD: "La politica inciampa ancora". M5S: "No ai soldi di Ikea"

Per il capogruppo democratico Luigi Ugoli il progetto procede a stento a causa della scarsa collaborazione istituzionale. Mentre i 5 Stelle chiedono ancora di bloccare l'insediamento del colosso svedese alla Marangona

Se non dei passi avanti, almeno dei tentativi per arrivare ad una progettazione che accontenti tutti e che porti alla realizzazione della variante alla statale 12. Le modifiche approvate dal Comune di Verona non piacciono ad Autostrada A4 e anche il tavolo di confronto promosso dall'assessore regionale De Berti a Venezia non ha portato ad una soddisfazione soddisfacente per tutti. Per questo i tecnici di Comune e Autostrada si incontreranno ancora per appianare i disaccordi.

"Contavamo che le perplessità già espresse da Autostrada fossero state integrate e superate - è la valutazione del capogruppo PD Luigi Ugoli - Evidentemente non è così e ciò rappresenta un brutto segnale per il territorio". Per il Partito Democratico, il progetto della variante alla Statale 12 procede a rilento a causa della scarsa collaborazione istituzionale fra le parti in causa. E invece di essere una soluzione, i 14 milioni di euro promessi da Ikea per la variante collegati al suo futuro insediamento alla Marangona rischiano di essere un'ulteriore complicazione. "Se il colosso svedese otterrà le autorizzazioni per insediarsi a Verona ed è d’accordo di stanziare 14 milioni per la variante, noi saremo felicissimi di accettarli - commenta Ugoli - ma il procedimento della variante deve proseguire la sua strada indipendentemente da questo passaggio. Primo, perché dopo 20 anni non c’è più tempo da perdere e c'era l'impegno di tutti per arrivare alla cantierabilità entro il 2018, secondo perché chi si dovrà confrontare con il soggetto realizzatore, che è Anas, sarà il Comune, non certo Ikea. Oggi siamo delusi perché sembra che la mano destra non sappia cosa sta facendo la mano sinistra, non vorremmo che la città fosse coinvolta in un basso gioco di dispetti istituzionali tra Regione e Comune, come nei battibecchi nati con l’avvio dei cantieri della SP6 dei Lessini".

Sull'intreccio tra variante della Statale 12 e Ikea interviene anche il M5S, contrario all'insediamento di un nuovo centro commerciale a Verona Sud. "Della variante sulla Statale 12 se ne parla sempre in concomitanza della campagna elettorale - scrive il deputato Mattia Fantinati - Siamo favorevoli alla modifica della viabilità che però non deve in alcun caso essere finanziata da multinazionali che in cambio vogliono poter aprire nuovi centri commerciali. Decisione questa che renderebbe con la cementificazione incontrollata ancora più difficili le condizioni e la qualità di vita dei residenti". 

"La variante alla Statale 12 rappresenterebbe una svolta ai tanto declamati cambiamenti viabilistici per Verona Sud, alleggerendo il traffico dal centro di Cadidavid e spostando sulle tangenziali il traffico pesante - conclude Francesco Campara consigliere del M5S della quinta circoscrizione - Non dobbiamo diventare ostaggio dei privati, lo sforzo deve essere fatto dalla sinergia tra Stato, Regione e Comune. Da venti anni si chiede la variante alla Statale, oltre al ribaltamento del casello di Verona Sud ma fino ad oggi si sono sentite soltanto promesse elettorali".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Statale 12. PD: "La politica inciampa ancora". M5S: "No ai soldi di Ikea"

VeronaSera è in caricamento