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Turismo, quante occasioni perse!

Il Convention Bureau un'occasione, ma ci si poteva arrivare prima

Sembra che entro la scadenza stabilita dalla Regione Veneto avremo anche nella provincia di Verona il Convention Bureau: un ente specializzato nel promuovere la destinazione e gli operatori che lavorano nel campo congressuale e convegnistico. C'e' da plaudere al risultato perche' si costituira' uno strumento dalle potenzialita' straordinarie per destagionalizzare il mercato turistico veronese verso la clientela business, ritenuta unanimemente quella con maggiore capacita' di spesa e potenzialita' di ricaduta sul territorio. Eppure non riesco ad unirmi al coro delle felicitazioni e dei complimenti.

Il lavoro svolto per farne capire l'importanza a chi governa le istituzioni e' stato improbo e solo dopo gli avvicendamenti del 2009 si sono finalmente create le condizioni affinche' il progetto andasse in porto. Troppo tempo speso a spiegare quello che gli operatori avevano compreso con la reattivita' imposta dal mercato e che, per una volta, era stata sintetizzata nel 2006 da una ricerca commissionata dalla stessa Regione, che aveva individuato nel bacino veronese l'unico altro territorio, oltre a Venezia, con le caratteristiche adeguate. Ma il tempo passa e l'immobilismo, soprattutto in questo settore, non paga: altri territori si sono mossi con tempismo ed hanno individuato, prima della crisi del 2009, un mercato dove prosperare, lasciando chi si e' perso in discussioni al palo. Onori a chi ci ha permesso di raggiungere questo traguardo, ma molta acqua e' passata sotto i ponti ed innumerevoli sono state le occasioni perdute.

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