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Turismo, i fondi sono per pochi

Ma Verona citt turistica?

Ho partecipato, in nome del Consorzio Veronatuttintorno, alla prima sessione di lavoro preparatoria alla Conferenza regionale sul turismo che l’assessore Manzato ha indetto per il 4 dicembre prossimo, per indicare le linee di indirizzo della Regione Veneto per affrontare le sfide future del settore. Tra i tanti temi in discussione, è affiorata la necessità di definire le qualità che caratterizzano una destinazione turistica, concordato che solo le località che soddisfano questi requisiti meritano, in teoria, di ricevere risorse finanziarie da investire in promozione.
Il tema è complesso ma, affrontato scientificamente, avvincente per riconoscere se la nostra città, o il territorio che la circonda, hanno effettivamente questa valenza.

La matrice dei requisiti può essere banalizzata in: consistenza numerica del fenomeno, presenza di motivi di interesse (nelle più diverse accezioni) riconoscibili dal mercato, predisposizione all’accoglienza, infra- strutture adeguate, economia ed istituzioni consapevoli delle regole del mercato per essere appetibili nei confronti dei flussi turistici. Solo per esempio, la città di Venezia, il Lago di Garda, le Dolomiti, il Complesso Termale di Abano e Montegrotto sono destinazioni turistiche; la regione Veneto, la città di Villafranca, la Pianura veronese non sono destinazioni turistiche. Verona ha tutte le potenzialità per essere riconosciuta una destinazione turistica; per fare il salto di qualità deve però chiarire le competenze tra i molti soggetti coinvolti e decidere definitivamente il Soggetto che deve gestire la Destinazione.

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