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Collegare Porta Nuova e il Catullo, potenziando la ferrovia tra Mantova-Villafranca-Verona: «La Regione ascolti il territorio»

«Il polo aeroportuale di Villafranca è essenziale per lo sviluppo della provincia e il potenziamento del collegamento ferroviario con la città di Verona è l’ipotesi più efficiente e sostenibile», ha detto la consigliera del PD Anna Maria Bigon

Serve un collegamento ferroviario di tipo metropolitano che colleghi velocemente e con cadenza regolare la stazione di Porta Nuova a Verona con l’aeroporto Valerio Catullo, per poi proseguire verso Villafranca e Mantova.
È questo ciò che hanno sostenuto nella conferenza stampa che si è tenuta nella mattinata di martedì in sala Delaini, in Comune a Verona, i componenti del gruppo consiliare scaligero del Partito Democratico, i consiglieri comunali di Villafranca delle liste "Alleanza Democratica" e "Cambiamo Villafranca con Melotti Sindaco" (Matteo Melotti, Stefano Corazzina, Daniele Pianegonda e Elisabetta Zanolli), la consigliera regionale del PD Anna Maria Bigon e i consiglieri provinciali Alessio Albertini e Luca Trentini. 

Per i relatori, questa è la richiesta che da decenni i comuni del Veronese (Verona, Villafranca e Sommacampagna in primis), ma anche le province di Verona, Mantova e Vicenza, chiedono alla Regione Veneto. L'obiettivo infatti sarebbe quello di creare «quell'infrastruttura che possa sviluppare tutto il territorio sotto l’aspetto turistico, economico, ambientale e di sistema di mobilità sostenibile».
I relatori sottolineano come in tal senso esista già dal 2003 un progetto preliminare fatto da RFI, Reti ferroviarie italiane, che prevede proprio questo collegamento sfruttando la linea storica Verona-Mantova con nuove stazioni a servizio del territorio.
L'ultima richiesta in ordine di tempo è stata la delibera che i consigli comunali di Verona, Villafranca e Sommacampagna hanno approvato in maniera congiunta nel 2021; delibera poi supportata dalle Province di Verona, Mantova e Vicenza con rispettive deliberazioni consiliari.

«È quindi con stupore e delusione che apprendiamo che la Regione Veneto, che dal 2022 ha creato un tavolo di lavoro con RFI sul tema, stia da mesi portando avanti ipotesi di progetto lontane anni luce da queste richieste - prosegue la nota dei relatori -. Ipotesi di progetto che mirano solo a collegare l’aeroporto con il lago di Garda, arrivando a prevedere per il collegamento con la stazione di Verona solo sistemi Lean o di potenziamento degli attuali autobus navetta e stralciando completamente il collegamento con Villafranca e Mantova.
Alla faccia dell'ascolto del territorio e delle promesse elettorali fatte alle ultime politiche ed elezioni amministrative.
Chiediamo con forza alla Regione Veneto di rispettare e ascoltare la voce del territorio. Si ritorni al progetto del 2003, se serve lo si aggiorni e finalmente lo si porti a compimento. Verona e tutto il veronese non possono aspettare altri trent'anni per avere un'infrastruttura che in ogni parte d'Europa sarebbe già stata realizzata da decenni».

«Il potenziamento del collegamento ferroviario tra Mantova - Villafranca - Verona è imprescindibile - aggiunge la consigliera regionale Anna Maria Bigon -. Sto predisponendo una mozione in Consiglio regionale per impegnare concretamente la giunta sul tema. Il polo aeroportuale di Villafranca è essenziale per lo sviluppo della provincia e il potenziamento del collegamento ferroviario con la città di Verona è l’ipotesi più efficiente e sostenibile. Verona, Villafranca e lo stesso Catullo attendono questa infrastruttura da tanti anni, è ora di passare dalle promesse ai fatti».

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