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Politica Stazione / Piazzale XXV Aprile

Treni regionali, Salemi: "Si viaggia in condizioni da carro bestiame"

Pochi e sovraffollati, la consigliera regionale del PD attacca l'amministrazione Zaia: "Non prevede un fondo strutturale a sostegno del trasporto pubblico locale"

Si può definire anche lei una pendolare, Orietta Salemi, consigliere regionale veronese del PD. Quotidianamente anche lei sale sui treni regionali per raggiungere Venezia da Verona. E anche da pendolare ha lanciato la sua critica al presidente del Veneto Luca Zaia proprio sulla gestione del trasporto pubblico su rotaia.

È inaccettabile dover viaggiare in condizioni da carro bestiame - scrive Salemi - I treni sono costretti a soste prolungate nelle stazioni perché le persone non riescono a salire a causa dello spazio limitato sui vagoni e sulle pensiline di passaggio tra un vagone l'altro. Spesso non sono a disposizione i nuovi treni, quelli a doppio piano. La conseguenza è che il vecchio materiale rotabile, con meno capienza, non riesce a rispondere alle esigenze degli utenti anche perché non di rado capitano guasti che rallentano anche gli altri servizi sulla linea. Il trasferimento dignitoso nei luoghi di lavoro è un diritto sacrosanto quanto il lavoro stesso, perché per molti, oggi, è anche tempo dedicato alla professione o allo studio grazie a computer e rete.

L'invito provocatorio di Orietta Salemi rivolto al presidente Zaia e di salire sui treni regionale per verificarne comodità e efficienza del servizio. Un servizio che per Salemi è limitato perché la Regione "non prevede un fondo strutturale a sostegno del trasporto pubblico locale, a differenza di altre regioni che contribuiscono al cofinanziamento dei fondi statali". E infine gli orari.

Per raggiungere Venezia da Verona l'ultimo treno possibile della mattinata è alle 10.21 - lamenta la consigliera regionale - Poi fino alle 13.21 più nulla, solo le frecce.

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