Traforo, in ballo 8 milioni di euro: "Il Comune agisca per incassare la cauzione"

Nel merito della dell’ordinanza del Consiglio di Stato che respinge il ricorso di Technital relativamente all’obbligo di presentare ulteriore idonea fidejussione di 8 milioni di euro, sarà da capire se i ricorrenti – che avrebbero dovuto rispondere a tale imposizione entro il 15 giugno – non siano da considerarsi già inadempienti senza che essi possano vantare il diritto ad ottenere ulteriori 15 giorni di tempo.

Intervengono così gli esponenti di Verona in Comune e Sinistra in Comune, Michele Bertucco e Alberto Sperotto, dopo che il Consiglio di Stato ha respinto la domanda cautelare contenuta nel ricorso presentato da Technital, presentato dopo l'ordinanza del Tar del Veneto. 

Ovviamente lasciamo ai tecnici valutare e decidere. Sul piano politico e amministrativo il dato significativo è che la seconda fidejussione imposta dal tribunale era diretta a salvaguardare i diritti del Comune stante la situazione precaria della compagnia che aveva rilasciato la prima fideiussione. Oltre al tribunale nessuno finora, a parte i cittadini del Comitato e Verona e Sinistra in Comune, si è preoccupato di tutelare adeguatamente il Comune. Non lo ha fatto la passata amministrazione Tosi, che anzi, ha messo i bastoni nelle ruote dei dirigenti che hanno ordinato la revoca della concessione e l’incasso della garanzia per inadempienza del promotore. Dalla nuova amministrazione, al di là delle parole, stiamo ancora attendendo un atto formale che faccia capire da che parte sta.

Sono in ballo 8 milioni di euro dei cittadini che il Comune può riversare in opere a favore della mobilità sostenibile e dei quartieri. Da anni qualsiasi scelta in campo di viabilità e mobilità è tenuta in scacco da un’opera che, come ampiamente previsto, è risultata priva di presupposti. Se la città ha una guida è ora che questa batta un colpo, cominciando ad agire per incassare la cauzione.