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Centrodestra modello Verona. Quagliariello: "Vince perché civico e liberale"

A Verona, prima tappa di "Idea, al centro Territorio e Contenuti", tour del movimento nazionale schierato anche a favore del Sì al referendum per l'autonomia del Veneto

Ieri, 24 luglio, in Gran Guardia a Verona si è tunuta la prima delle tre tappe di "Idea, al centro Territorio e Contenuti", tour del movimento nazionale Idea guidato dal senatore Gaetano Quagliariello. Una tavola rotonda che ha riunito amministratori locali ed esponenti politici di centrodestra per fare il punto sullo scenario politico attuale e sui possibili sviluppi.

All'orizzonte, la prima sfida politica scorta dagli amministratori locali che si identificano nel movimento Idea è il referendum sull'autonomia del Veneto in programma il 22 ottobre. "Abbiamo deciso di lanciare questa storica battaglia perché fermamente convinti che rappresenti un'opportunità irripetibile per i cittadini veneti - ha sottolineato il consigliere regionale e coordinatore veneto di Idea Stefano Casali, convinto sostenitore del Sì - Una battaglia che non è né ideologica, né di partito, ma per una buona amministrazione e per una maggiore disponibilità di risorse da destinare ai nostri cittadini Una prospettiva di maggior federalismo delle regioni è la naturale controparte della rivendicazione nei confronti di un centralismo e di uno statalismo esasperati". Casali ha infine concluso il suo intervento ricordando la recente esperienza amministrativa di Verona che ha visto protagonista Idea, federata con la lista Battiti per Verona Domani: "Verona sarà, grazie al nostro sindaco Federico Sboarina, motore trainante del Veneto per questa importantissima battaglia", ha detto Casali. 

Che la coalizione che sostiene il sindaco Sboarina fosse un modello, il senatore Quagliariello lo aveva già detto prima ancora della vittoria elettorale. E ieri lo ha ribadito. "Verona è per noi un modello, non solo perché ha avuto successo ma anche e soprattutto perché qui si è dimostrato che il centrodestra, per vincere, deve recuperare stabilmente la componente civica, liberale, conservatrice che oggi non è rappresentata da nessuno dei suoi partiti ufficiali - ha detto Quagliariello - Quando questo accade, come è stato a Verona, gli elettori cosiddetti moderati scelgono senza dubbi e senza remore il centrodestra anche nel caso in cui, come a Verona, dall'altra parte c'è un candidato centrista appoggiato dal PD. Non abbiamo nulla a che fare con progetti centristi e ciò che viene deciso a livello territoriale diventa per noi legge a livello nazionale. Da questo patrimonio dobbiamo partire per essere protagonisti del referendum di ottobre e farne l'occasione per riscrivere i rapporti tra Stato e Regioni sulla base del principio di autonomia che presuppone che le Regioni abbiano caratteristiche differenti e diverse esigenze, e che l'azione sussidiaria dello Stato deve conformarsi a questa diversità".

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