Tosi risponde al Senatr "Non tradisco, la lista si fa"
Il sindaco leghista non inverte la marcia e rilancia: "C' chi vuole mettermi in cattiva luce"
Andrea Gruberio
12 marzo 2012 13:14
La lista si farà. Resta da decidere solo il nome. Con Umberto Bossi ci sarà ''un confronto su come chiamare la lista, perchè la lista è assolutamente indispensabile. Poi se si vuole valutare come chiamarla possibilità ce ne sono tante''. Lo afferma il sindaco di Verona Flavio Tosi a La telefonata su Canale 5, replicando all’aut aut lanciato ieri da Bossi.
Ieri il Senatùr al congresso della Lega Nord in Piemonte aveva detto che "se fa una sua lista, Tosi si mette automaticamente fuori dalla Lega. Non penso che finirà così, credo che verrà a trattare. Non gli voglio male, ma se si mette a dire cose contrarie al programma della Lega, non va bene".
La lista Tosi, ricorda il sindaco, ''era già presente nel 2007, non è un'invenzione di adesso, tra l'altro fu quella che raccolse il maggior consenso di tutta la coalizione e servì per raccogliere i voti di chi, pur non essendo leghista, voleva votare Flavio Tosi come sindaco. Adesso, siccome la Lega corre da sola, ha ancora più senso cercare di raccogliere consensi di chi ha apprezzato l'amministrazione uscente pur non votando la Lega nord''. La decisione di vietare le liste civiche con il nome del candidato è per Tosi ''inaudita, non è mai stata presa, è stata presa solo questa volta''.
La vera questione, per il sindaco, è un’altra. “C’è qualcuno che sta cercando di mettere in contrapposizione Flavio Tosi con il movimento per metterlo in difficoltà - ha ipotizzato il sindaco - in vista del congresso, perché la decisione di vietare le liste civiche con il nome del candidato è inaudita, non è mai stata presa ed è stata presa solo questa volta”.
Intanto in città sono apparsi i primi manifesti elettorali di Tosi. I colori dominanti sono il giallo e il blu, quelli identificativi della città, gli stessi colori del simbolo che il sindaco del Carroccio usò nel 2007. E, almeno per ora, di simboli non c’è traccia.
Ieri il Senatùr al congresso della Lega Nord in Piemonte aveva detto che "se fa una sua lista, Tosi si mette automaticamente fuori dalla Lega. Non penso che finirà così, credo che verrà a trattare. Non gli voglio male, ma se si mette a dire cose contrarie al programma della Lega, non va bene".
La lista Tosi, ricorda il sindaco, ''era già presente nel 2007, non è un'invenzione di adesso, tra l'altro fu quella che raccolse il maggior consenso di tutta la coalizione e servì per raccogliere i voti di chi, pur non essendo leghista, voleva votare Flavio Tosi come sindaco. Adesso, siccome la Lega corre da sola, ha ancora più senso cercare di raccogliere consensi di chi ha apprezzato l'amministrazione uscente pur non votando la Lega nord''. La decisione di vietare le liste civiche con il nome del candidato è per Tosi ''inaudita, non è mai stata presa, è stata presa solo questa volta''.
La vera questione, per il sindaco, è un’altra. “C’è qualcuno che sta cercando di mettere in contrapposizione Flavio Tosi con il movimento per metterlo in difficoltà - ha ipotizzato il sindaco - in vista del congresso, perché la decisione di vietare le liste civiche con il nome del candidato è inaudita, non è mai stata presa ed è stata presa solo questa volta”.
Intanto in città sono apparsi i primi manifesti elettorali di Tosi. I colori dominanti sono il giallo e il blu, quelli identificativi della città, gli stessi colori del simbolo che il sindaco del Carroccio usò nel 2007. E, almeno per ora, di simboli non c’è traccia.
Andrea Gruberio
12 marzo 2012 13:14
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