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Scontro Coletto-Tosi sui ticket. "Promesse impossibili", "La tua è ignoranza normativa"

L'attuale assessore regionale attacca l'ex compagno di partito su uno dei temi caldi del suo programma elettorale: "Certi svarioni si possono concedere alla Moretti, non a lui". Pronta poi la replica del primo cittadino

"Certi svarioni si possono concedere alla candidata Moretti, che in più occasioni ha dimostrato una certa difficoltà sui temi sanitari, ma al candidato Tosi, già assessore regionale alla sanità, assolutamente no. Nel presentare il suo programma in materia di sanità ha mischiato errori tecnici e promesse impossibili da mantenere, condendo il tutto con una bella dose di demagogia". A pronunciare queste parole è l'assessore regionale alla Sanità Luca Coletto, che attacca l'ex compare di partito Flavio Tosi, diventato avversario nella corsa a Palazzo Balbi negli ultimi mesi. A suo tempo fu proprio il sindaco di Verona e segretario della Liga Veneta, già assessore alla Sanità regionale dal 2005 al 2007, a fare di Coletto assessore esterno della giunta Zaia.

In ogni caso la risposta di Tosi non si è fatta attendere ed è arrivata sotto la forma di una nota diffusa: “Gli svarioni di chi ha fatto l'assessore alla sanità per 5 anni ed è tuttora in carica sono purtroppo i più gravi in assoluto perché dimostrano una inammissibile ignoranza normativa. L'abolizione dei ticket regionali 'imposti' dalla legge nazionale non sono né sogni né demagogia ed è possibile non applicarli così come è stato possibile non applicare le addizionali regionali Irpef e sanitarie. E in ogni caso se la considera demagogia, Coletto lo dica all'assessore al Bilancio della Lombardia, Garavaglia, che l'anno scorso annunciò come obiettivo l'abolizione del ticket. I ticket sono solo poste finanziarie che vengono scalate in sede di riparto alle regioni, sono strumenti di mera riduzione della spesa ed è possibile, applicando i costi e i servizi standard all'interno della regione, abolirli. D'altra parte solo motivi elettorali possono aver indotto l'assessore Coletto a esaltare un provvedimento come quello delle aperture notturne; comunque, se vuole tentare di essere credibile e creduto sulla riduzione del 7 per cento dei tempi d'attesa, non avrà difficoltà a rendere pubblici i relativi dati Ulss per Ulss e i criteri adottati a tale scopo. Gli sarà però difficile smentire che le attività serali non siano state in deroga a quelle diurne e che siano costate due volte e mezzo rispetto allo stesso numero di prestazioni effettuate in orario diurno: un aumento di spesa del 150 per cento per un'operazione di sanità mediatica. In pratica uno spostamento notturno di prestazioni che potevano essere effettuate di giorno con minor costo. In sostanza un'operazione mediatica di sanità notturna”.

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