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Tavoli distanziati di 4 metri in bar e ristoranti? Fontana (Lega): «Ne basta uno come sui bus»

«Così vuol dire mettere in difficoltà l'intero settore e condannare a chiusura certa diversi locali», afferma l'On. veronese della Lega Fontana: «Basta regole astruse»

«A meno di una settimana dalle riaperture domina ancora l'incertezza e, in particolare, fa capolino il "distanziometro" di 4 metri imposto ai ristoranti. Così vuol dire mettere in difficoltà l'intero settore e condannare a chiusura certa diversi locali. Non si capisce perché basti un metro sui bus e invece nei ristoranti dove, tra l'altro, spesso ci si va con i "congiunti", siano necessari i 4 metri». A dichiararlo è il deputato veronese Lorenzo Fontana, vicesegretario federale della Lega, a proposito delle indiscrezioni sulle misure di distanziamento sociale che sarebbero previste dal 18 maggio dal governo. 

In merito andrebbe notato che nel documento pubblicato recentemente dall'Inail viene specificato che, all'interno dei locali, andrà riservato lo spazio di «quattro metri quadrati per ciascun cliente». Ad ogni modo, prosegue l'On. Fontana: «Non è con regole astruse e inutili complicazioni che il governo può pensare di organizzare la "Fase 2". - aggiunge l'onorevole Lorenzo Fontana - Servono poche linee guida, chiare e di buon senso. Imprenditori, ristoratori e titolari di attività hanno dimostrato e dimostreranno di essere rispettosi delle regole e responsabili. Il governo li lasci lavorare».

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