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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica San Bonifacio / Via Umberto I

M5S contrario alla Tav: "Ma non all'ammodernamento dei sistemi di trasporto"

Domenica 7 febbraio, il Movimento ha tenuto un incontro sulla Tav a San Bonifacio. I grillini hanno ribadito l'inutilità dell'opera e l'impatto che avrà sul territorio

Il Consiglio comunale di Verona ha approvato la Tav, nonostante la contrarietà del M5S che sul tema domenica 7 febbraio ha organizzato un incontro a San Bonifacio. La consigliera comunale di San Bonifacio Anna Firolli ha confermato che il Movimento è contrario alla Tav, senza se e senza ma, però il consigliere regionale Manuel Brusco ha sottolineato di non essere contrari all'ammodernamento dei sistemi di trasporto: "Non vogliamo certo tornare all'uomo delle caverne ma ci battiamo contro questi progetti pesanti".

Per Brusco la Tav è inutile sia per il trasporto dei passeggeri e delle merci: "C'è poi il forte impatto che quest'opera avrà sull'economia di San Bonifacio e la riduzione della capacità di investimento sul trasporto pubblico locale. Le spese per la Tav - rivela Brusco - risucchieranno le risorse necessarie a realizzare sistemi efficaci di trasporto ferroviario pubblico locale per gli oltre 200 mila veneti pendolari". Negativi, secondo il consigliere, anche l’impatto occupazionale in zona e quello paesaggistico. Il deputato grillino Mattia Fantinati ha ribadito: "Con i soldi che verrebbero spesi per costruire un tratto di Tav si potrebbe far lavorare 150mila persone per riqualificare energeticamente tutti gli edifici pubblici. Questo creerebbe davvero occupazione e farebbe risparmiare gli enti grazie all'efficientamento energetico".

Alla serata hanno partecipato anche due giovani bresciane che hanno subito un esproprio a causa della Tav e hanno raccontato la loro esperienza dal punto di vista economico, psicologico e umano. Per la consigliera Firolli è necessario recuperare un senso di comunità: "Se la casa del mio vicino è in fiamme non posso stare tranquillo pensando che tanto non è la mia. Se la casa del mio vicino è espropriata, non posso pensare di chiamarmi fuori perché la cosa non mi riguarda".

L'europarlamentare del Movimento Eleonora Evi ha illustrato le due interrogazioni presentate alla Commissione Europea assieme ai colleghi Marco Zanni e Marco Valli: i documenti chiedono lumi sui finanziamenti della Banca Europea Investimenti e sulla mancanza della Via.

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