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Alta Velocità Verona-Vicenza. Turco: "Permangono ancora tutti i problemi"

Il deputato veronese di Alternativa Libera rilancia i contenuti del ricorso presentato dai No Tav al Tar del Lazio

Il deputato veronese di Alternativa Libera Tancredi Turco torna ad occuparsi di Alta Velocità. Dopo aver chiesto spiegazioni sulle presunte infiltrazioni mafiose sulla Valutazione di impatto ambientale (Via), l'onorevole Turco rilancia le contestazioni presentate al Tar del Lazio dai No Tav. "Il ricorso - ricorda Turco - lamenta una violazione delle norme europee sull'appalto pubblico in merito all'assegnazione dello stesso e l'illegittima reiterazione del vincolo d’esproprio su alcuni beni privati sui quali dovrebbe passare la linea ferroviaria".

Tancredi Turco chiede quindi di "fare effettiva chiarezza sul procedimento amministrativo che ha condotto all'approvazione del progetto Tav nelle tratte Verona-Brescia e Verona-Vicenza", scrive il deputato che chiede "l'adozione di provvedimenti che evitino i rischi ambientali al territorio anche avuto riguardo al diffuso inquinamento riscontrato nei comuni circostanti". L'inquinamento a cui fa riferimento è quello di Pfas, che riguarda anche alcuni comuni veronesi e vicentini dove sono previsti cantieri della Tav.

"Si segnala - conclude Tancredi Turco - l'appello accorato dei monaci del Santuario della Madonna del Frassino che sorge nel comune di Peschiera del Garda e che vede il passaggio della nuova linea Tav ad una distanza di appena 150 metri. I monaci sono allarmati per le conseguenze che potranno essere accusate dal passaggio di una linea così veloce a così poca distanza dagli edifici storici e che potrebbe compromettere la stabilità delle strutture del santuario che contano ormai 5 secoli. Anche alcuni colonnati, sebbene di costruzione più recente, del secolo scorso, distano non più di 30 metri dalla galleria che dovrebbe essere realizzata secondo il progetto della nuova linea Tav Brescia-Verona. L'apprensione è rivolta altresì per i cantieri che, se aperti, dovrebbero sorgere esattamente a ridosso del Santuario del Frassino con conseguenti gravi disagi logistici per i 400 mila pellegrini che annualmente visitano questo storico luogo di culto".

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