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Sul Traforo An spacca la maggioranza

L'apertura di Giorgetti al referendum rischia di mettere in crisi la Giunta Tosi

E adesso il Traforo rischia di mandare in pezzi la maggioranza. La miccia accesa dall’assessore regionale Massimo Giorgetti, che si è detto favorevole al referendum lasciando di sasso mezza amministrazione, ha scatenato l’ira del sindaco Flavio Tosi, che però ora dovrà fare i conti anche con i musi lunghi e i mal di pancia targati Alleanza nazionale dentro il consiglio comunale.

A cominciare dal capogruppo di An Ciro Maschio, per niente d’accordo con il sindaco: “Premesso che siamo favorevoli al Traforo e che abbiamo contribuito a migliorare notevolmente il progetto iniziale, personalmente mi ero detto favorevole al referendum più di un anno e mezzo fa. Credo che, siccome sarà un’opera che avrà un grande impatto sulla città, non ci sia nulla di male a chiedere una consultazione popolare”. Tosi ha anche detto che una consultazione costerebbe 900mila euro e sarebbe uno sperpero inutile di denaro pubblico, un altro punto di disaccordo con il capogruppo pennino: “Trattandosi della più grande opera costruita a Verona, con un esborso di quasi 400 milioni di euro, credo che la spesa per il referendum non sia un problema”.


Insomma, la fratture interna al Consiglio comunale tra Lega Nord ed ex forzisti da una parte ed ex An dall’altra è sempre più evidente. “Strano che dopo che il progetto ha passato tutti i livelli di approvazione si chieda il referendum – ha detto Andrea Miglioranzi della Lista Tosi. - A questo punto penso che il problema sia di natura politica. Perché, o l’assessore Giorgetti non ha letto il programma presentato ai cittadini nel 2007, oppure la sua è solo una dichiarazione fatta in campagna elettorale per ampliare la propria forbice dei consensi”. Più o meno quello che ha detto anche lo stesso sindaco Tosi: ““Il referendum sul Traforo c’è già stato nel 2007 con le elezioni comunali, quando la maggioranza dei veronesi votò il nostro programma che aveva tra i punti fondamentali proprio la realizzazione del Passante e se ora non rispettiamo il programma è meglio che l’amministrazione vada subito a casa”.

Si distacca da Giorgetti anche Salvatore Papadia di Forza Italia: “Prendiamo atto che l’assessore regionale è a favore del referendum, ma fino ad oggi non è stato convocato nessun esecutivo del Pdl per discutere di questa questione e noi non ne sappiamo nulla”. Il consigliere comunale ha anche aggiunto che: “Per adesso continuiamo a seguire il programma elettorale presentato ai cittadini, nel quale mi riconosco”. Appunto, per adesso. Almeno fino alle elezioni regionali di marzo. E dopo?

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