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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Sondaggi, sanità e immigrazione. Il confronto sulle prossime elezioni è sempre più caldo

Le proiezioni danno Luca Zaia oltre il 40%, la Moretti intorno al 30% e Tosi e Berti più staccati, ma il primo cittadino veronese non da fiducia ai sondaggisti e rilancia con rinnovata fiducia

Quando mancano poco più di due settimane alle prossime elezioni regionali, che si svolgeranno domenica 31 maggio, sono le previsione del voto a tenere banco tra le varie fazioni. Gli ultimi dati danno in vantaggio Luca Zaia e la sua coalizione con una percentuale che oscilla dal 41,5% al 43,5%, seguito dal centro sinistra di Alessandra Moretti, dato tra il 32% e il 33%. Più staccato il sindaco di Verona Flavio Tosi (indicato tra il 10 e il 14 %) e Jacopo Berti del Movimento 5 Stelle, con una percentuale che varia dal 10.5 all'11.5%. 
"I sondaggi? Poco attendibili", questa l'opinione del primo cittadino scaligero riportata dal quotidiano L'Arena, che vede invece una "partita più aperta di quanto ci dicano le rilevazioni", in quanto econdo Tosi "fra gli elettori domina una grande incertezza". "Nei sondaggi divulgati in questi giorni - prosegue il candidato - il dato che emerge con maggiore prepotenza è il fatto che oltre il 50 per cento degli intervistati è tentato dall'astensionismo, in generale, quindi, c'è un sentimento di grande incertezza. Bisogna evidenziare che il campione degli intervistati è di poche centinaia di persone su quattro milioni di elettori veneti. Inoltre, il sondaggio diffuso da Porta a Porta risale alla scorsa settimana, a soli sei giorni dalla presentazione delle liste... Quindi, siamo sereni e tranquilli perché la partita è più che mai aperta, tanto più che abbiamo spesso visto, e le elezioni nel Regno Unito sono l'ultimo esempio, che i risultati reali sono stati molto diversi da quelli previsti dai sondaggisti". 
Si legge sempre su L'Arena che per Flavio Tosi "gli ultimi dati concreti che possiamo analizzare sono quelli del voto in Emilia Romagna e in Trentino, e i risultati hanno evidenziato una Lega Nord in crescita e un crollo di Forza Italia. Ma questo crollo non è però compensato dalla crescita della Lega... Con questi risultati il centrosinistra sarà sempre avanti un chilometro. In Veneto possono crearsi le condizioni di un centrodestra diverso dalla deriva lepenista di Salvini con la quale, facendo un errore fatale, si è alleato Berlusconi che ora viene pure sbeffeggiato in puro stile salviniano. Vincerà chi riesce a convincere la gente a tornare a votare, e fra le tre maggiori forze in campo gli unici, con capacità di recupero, poiché rappresentano la vera novità di queste elezioni, siamo noi".

Di altro parere il presidente regionale uscente Luca Zaia, dato per favorito nella corsa a Palazzo Balbi: "I dati confermano il trend di queste settimane - confessa a L'Arena -  ma il vero nemico è l'astensionismo: io spero che i veneti diano prova di buona affluenza alle urne domenica 31 anche perché si voterà un giorno solo e non c'è ballottaggio. Da parte della gente l'attenzione c'è, eccome". 

Intanto i vari schieramenti si confrontano su varie tematiche e negli ultimi tempi una di quelle più in voga sembra essere quella relativa ai ticket sanitari, con Zaia che replica all'ex compagno di partito che "non si può credere a chi dice di togliere il ticket eliminando i dirigenti della sanità: dovrebbero sparire tutti per raccogliere oltre 210 milioni". 

Altro argomento di interesse è quello dell'immigrazione, dove sempre Tosi si sta scontrando con l'assessore regionale Coletto. Il primo cittadino scaligero in questi giorni ha sottolineato come la Regione Veneto abbia sottoscritto l'accordo con il Governo per accogliere i profughi e pronta è giunta la replica del candidato della Lega: "Benvenuto nel club degli smentiti: prima il Pd, ora tu. Il rifiuto del Veneto è stato ribadito non più tardi di giovedì scorso al ministro dell'Interno Angelino Alfano nel corso di una riunione con i Presidenti delle Regioni, sindaci di grandi città e Anci Veneto". 
Tosi però non molla l'osso e ribadisce in un nota diffusa: "Non c'è peggior bugiardo di chi nega in modo cialtronesco la realtà e l'evidenza. Sei nel 'club dei bugiardi' - replica Tosi - e rileggiti il documento 'antico' dell'anno scorso in base al quale la Regione Veneto ha accettato di spartire 150 mila immigrati con le altre Regioni italiane. Carta canta e...'bugiardo dorme'".

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