rotate-mobile
Politica San Zeno / Piazza Corrubbio

Scandalo Volkswagen: "Le nostre imprese danneggiate dalla disonestà della Germania"

Il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Manuel Brusco, entra a piedi pari sulla vicenda che ha travolto la casa automobilistica tedesca e, di conseguenza, la sua sede italiana che si trova a Verona

Sullo scandalo Volkswagen e la lettera dell'ad della filiale italiana in cui si chiede il blocco della vendita ai concessionari di 40 mila auto (vetture euro 5), ora ferme sui piazzali e che mette in ulteriori difficoltà economiche non pochi dealer già danneggiati da una crisi del settore senza precedenti, interviene il consigliere regionale del M5S di Verona Manuel Brusco:

"Ricordiamo che come dichiara Confindustria, Volkswagen Group Italia è la prima azienda veronese per giro d’affari con 3,5 miliardi di euro, circa 900 dipendenti e un indotto che coinvolge quasi 12.000 addetti. Nel 2013 ha consegnato 181.000 veicoli tra auto e commerciali.
La nostra provincia pagherà a caro prezzo la disonestà della Germania. Merkel e le istituzioni Ue che fanno capo a lei danno lezioni di moralità ma poi distruggono l'ambiente e le imprese. Il crollo della Volkswagen dovuto all'inganno messo in atto verso i consumatori sul reale inquinamento delle vetture, avrà effetti devastanti verso molte imprese venete. Oltre a Verona, le aziende di tutta la regione esportano in Germania componenti auto più di Francia e Usa. E ora chi sono i furbetti?
Il M5S dalla voce di Grillo parla da dieci anni dei test truccati sull'inquinamento delle auto. Oggi tutti ammettono che Beppe aveva ragione, ma è troppo tardi. Se non volete ascoltare i 'comici', almeno sentire i 'tecnici' no? Come rivela il Financial Times, il Joint Research Centre ha dimostrato che “già nel 2013 l’Europa sapeva del problema”. Secondo quanto riportato dall’autorevole quotidiano finanziario il Jrc aveva messo al corrente la Commissione europea della possibilità che i test sulle emissioni delle autovetture potevano essere alterati da “dispositivi” definiti “di disattivazione”. Cosa hanno fatto? Niente!”

Brusco, membro della commissione ambiente passa dal problema economico a quello ambientale:

“L'ossido di azoto prodotto dalle emissioni dei motori diesel Volkswagen potrebbe essere il killer per l'economia drogata di buona parte del mondo occidentale, in particolar modo europeo. Ma lo è anche per l'ambiente. In Giappone la Toyota commercializza con estremo successo un modello dotato di motore ad idrogeno ed in alcuni stati scandinavi i modelli elettrici ed ibridi stanno soppiantando quelli con solo motore a combustione.
Questa, della quale parliamo dalla nascita di questo Movimento, può essere una soluzione dunque non solo per la salute delle persone e dell'ambiente, oltre che dell'economia.
Allora perché non si interviene? Semplice, perché l'inquinamento atmosferico, prodotto anche dalle nocive polveri sottili emesse dalla combustione di carburanti fossili, causa tante patologie, ed un malato diventa una fonte di profitto per il sistema che lo cura. Cinismo criminale di chi preferisce curare piuttosto che prevenire.
Solo persone oneste e prive di interessi potranno scardinare questo sistema politico che in nome del profitto distrugge imprese, ambiente e salute”.

Ha concluso Brusco.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Scandalo Volkswagen: "Le nostre imprese danneggiate dalla disonestà della Germania"

VeronaSera è in caricamento