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Parco allo scalo merci, asse M5S - Bertucco? "Affrontare subito il tema, non nel 2024"

Parco dell'ex scalo, il candidato sindaco per il M5S Alessandro Gennari incalza: "Affrontare la questione ora, non nel 2024". Concorda Bertucco: "Il primo passo che il Comune deve fare, è promuovere una variante urbanistica, da condividere in seguito con la Regione"

Lo scalo merci sarà dismesso solo tra sette anni: i cittadini  di Verona ed in particolare quelli di Verona sud dovranno mettersi il cuore in pace e aspettare, mentre nei dintorni spuntano come funghi nuovi centri commerciali con tanto di ingorghi quotidiani». È quanto emerge secondo il Movimento 5 Stelle di Verona dalle dichiarazioni dei responsabili di Rete ferroviaria italiana.

«Non abbiamo intenzione di cadere nella trappola dell'attuale amministrazione - è la risposta sul tema che arriva da Alessandro Gennari, candidato sindaco del Movimento 5 Stelle -  Se saremo chiamati a governare la città per i prossimi cinque anni inizieremo subito la realizzazione del parco utilizzando le aree dello scalo merci già dismesse e che sono utilizzate saltuariamente come parcheggio a servizio della fiera. Si tratta di spazi a ridosso del quartiere di Golosine e vicinissime a borgo Roma ed a Santa Lucia e quindi sarebbero un toccasana per questi quartieri che sono carenti di verde e di luoghi d’aggregazione».

Tra gli intenti espliciti del Movimento 5 Stelle, inoltre, anche quello di chiedere all'ente fiera - che anche quest'anno ha chiuso il bilancio largamente in positivo - di «compensare» i cittadini di Verona Sud dei disagi che devono sopportare durante le manifestazioni fieristiche con un aiuto economico a favore della realizzazione del parco allo scalo e di altre zone  ancora disponibili nei quartieri come (ad esempio i comparti 1,2 e 3 a fianco del parco di santa Teresa). «Si tratta di una questione davvero urgente per la città - conclude l'apirante primo cittadino Alessandro Gennari - non affrontare immediatamente il problema e pensarci nel 2024 sarebbe imperdonabile».

Dello stesso avviso pare essere anche l'ex capogruppo Pd Michele Bertucco ora saldamente alla guida di Verona Piazza Pulita candidato a Sindaco di Verona con le liste “Verona in Comune” e “Sinistra in Comune”, secondo il quale «l'orizzonte del 2024 dato da Rfi per la liberazione dello Scalo merci della Stazione di Porta Nuova non deve scoraggiare né affievolire l’impegno della politica verso il grande parco che i quartieri Sud attendono da anni».

«Il primo passo che il Comune deve fare, - conclude Bertucco - è promuovere una variante urbanistica, da condividere successivamente con la Regione, in cui si vincoli a verde l’intera estensione dello scalo o almeno la sua grande maggioranza. Finora il Consiglio comunale ha approvato soltanto mozioni, ordini del giorno o altri dispositivi dal sapore elettorale. La variante urbanistica rappresenterebbe invece un atto concreto attestante la ferma volontà della città sul destino dell’area. Quali delle altre forze politiche sono però disposte a impegnarsi in tal senso?». La domanda legittima di Bertucco ha forse trovato una prima risposta nella figura di Gennari e nel Movimento 5 Stelle?

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