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Richiedente asilo trovato a vendere droga a un minore: "Non ci sono giustificazioni"

Duro il commento del sindaco Tosi sull'arresto di un immigrato ospitato a Costagrande da parte dei carabinieri: "L’auspicio è che il Prefetto estrometta questo malvivente dal programma di protezione e conseguentemente dalla struttura di Avesa"

“Anche prescindendo dai motivi per i quali questa persona possa esser venuta in Italia dal Gambia, credo sia chiaro a tutti che si tratta di un delinquente abituale, attualmente mantenuto a spese della comunità”. Questo il commento del Sindaco di Verona Flavio Tosi alla notizia dell'arresto a Verona, da parte dei carabinieri, di un richiedente asilo che vendeva hashish a un minore.
Neanche la povertà, comunque – aggiunge Tosi – potrebbe giustificare atteggiamenti criminali, come lo spaccio, e penso che per i nostri concittadini risulti incomprensibile il fatto che, dopo l'arresto, possa esser stato subito rimesso in libertà e nuovamente condotto e ospitato nella struttura di accoglienza sulle colline tra Verona e Grezzana. L’auspicio è che il Prefetto estrometta questo malvivente dal programma di protezione e conseguentemente dalla struttura di Avesa, in modo che il magistrato sia costretto a tenerlo in carcere. Per quanto riguarda i tempi lunghissimi di permanenza nei diversi Centri di accoglienza prima della valutazione della domanda di asilo dei richiedenti giunti in Italia, che si confermano anche in questo caso superiori all’anno, abbiamo da tempo presentato una proposta di legge chiedendo di aumentare il numero delle strutture competenti e il personale delle Prefetture addetto a queste pratiche, per far sì che tutte le domande possano essere evase in un periodo non superiore ai tre mesi”.

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