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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Revisione progetto filobus. PD: «Presa in giro», Bertucco: «Salto nel vuoto»

Rimane aspro il confronto politico su di un'opera che avrebbe dovuto garantire alla città di Verona un rapido mezzo di trasporto di massa, ma che ad oggi ha garantito solo polemiche e disagi

«Si può sopportare tutto ma non la plateale presa in giro dei cittadini». I consiglieri del Partito Democratico di Verona Federico Benini ed Elisa La Paglia criticano ancora l'amministrazione comunale, che usa come giustificazione l'emergenza Covid-19 per motivare una possibile rivisione del progetto filobus. «La crisi da coronavirus non ha niente a che vedere con la ridefinizione del progetto, altrimenti avremmo notizia di cantieri fermi anche per la metropolitana di Milano, che invece ha ripreso i lavori già a maggio - proseguono Benini e La Paglia - Invitiamo il sindaco a confrontarsi in commissione consiliare sulle modifiche al progetto che sono auspicabili oggi come lo erano sei mesi fa quando avevamo depositato la mozione che per volontà politica non è stata ritenuta ammissibile. Con soltanto un po' di coraggio e di umiltà, si potevano forse risparmiare alla città altri sei mesi di agonia fatti di cantieri infiniti e di centinaia di alberi tagliati per far spazio al grande cantiere per l’unificazione dei sottopassi su cui oggi il sindaco fa retromarcia. E vogliamo un confronto con Amt. È ridicolo che il presidente Barini affermi che tutto sta procedendo per il verso migliore quando il sindaco afferma l'esatto contrario e vuole bloccare tutto e rivedere l’intero progetto».

Rimane dunque aspro il confronto politico sul filobus, opera che avrebbe dovuto garantire alla città di Verona un rapido mezzo di trasporto di massa, ma che ad oggi ha garantito solo polemiche e disagi. Il sindaco Federico Sboarina è fiducioso che cambiando il progetto si possa trovare una soluzione migliore, ma per il consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune Michele Bertucco, quello che il sindaco propone è un «salto nel vuoto» perché «non c’è l’ok del Ministero, solo una disponibilità di massima a valutare alternative che rispettino il criterio della guida vincolata. Non c'è l’ok delle imprese che hanno in mano un contratto firmato nel 2012 con lavori consegnati nel 2016. Non ci sono le varianti urbanistiche che da sole porterebbero via ancora altri mesi, soltanto per la fase progettuale». Per Bertucco, la decisione presa dal primo cittadino sarebbe «un espediente per trarsi d'impaccio rispetto ad una gestione pietosa dei cantieri che finora non è riuscita a farsi erogare nulla dal Ministero. L'amministrazione dica che cosa intende fare: ha delle ipotesi di lavoro concrete, che contemplino anche la somma dei costi finora sostenuti inutilmente, oppure si continuano a fare soltanto delle chiacchiere? Per questo abbiamo chiesto la convocazione d'urgenza della commissione consiliare e chiederemo la convocazione di un consiglio straordinario per affrontare il problema filobus».

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