Piattaforme sull'acqua. I tosiani fanno ritirare l'articolo che le autorizzava
Era l'articolo 15 della legge sul turismo, evitato anche grazie alla strenua opposizione dei consiglieri regionali Maurizio Conte, Stefano Casali e Giovanna Negro
"Abbiamo fatto ritirare l’articolo 15 che andava a modificare la legge sul turismo, scampata la cementificazione dell’acqua".
Così i consiglieri tosiani Maurizio Conte, Stefano Casali e Giovanna Negro esprimono soddisfazione: "L’articolo è stato ritirato grazie alla nostra netta contrapposizione - spiegano i tosiani - la maggioranza voleva rendere ammissibili delle piattaforme galleggianti, sull’acqua, che non sono alberghi e non sono barche, creando una nuova specificità urbanistica senza tener conto dei danni che una simile invenzione potrebbe creare sia a livello urbanistico e ambientale".
Maurizio Conte: "Immaginiamo queste enormi piattaforme ancorate sul lago di Garda o su alcune zone della laguna, prevediamo i rischi di dissesto idrogeologico per rive e coste e l’imbarazzo dei sindaci a dover accettare o rifiutare la costruzione di strutture che non sono né carne, né pesce. Ci rendiamo davvero conto di cosa la maggioranza stava cercando di farci votare?".
Stefano Casali: "Ma abbiamo davvero bisogno di nuove strutture turistiche come queste? Non sposano la nostra tradizione, esteticamente rovinerebbero il paesaggio e sarebbe da capire anche lo stato in cui verseranno, essendo costantemente a contatto con l’acqua".
"Il turismo - affermano i consiglieri tosiani - è senz’altro la primaria industria veneta ed è corretto dare attenzione e nuove risposte alle esigenze dei turisti ma in questi articoli si intravedeva qualcosa di urbanistico senza regole, oltre a possibili luoghi di intervento come fiumi, valli, laghi che hanno un delicato equilibrio ambientale e problemi di sicurezza idraulica. La mancanza di regole e di certezze può creare da una parte aspettative che non troveranno risposta e dall’altra ulteriori violenze cementizie al delicato ambiente veneto".