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Regione, un coro unico: "Tagliamoci lo stipendio"

La proposta del Pd accolta dagli altri gruppi. Giorgetti (Pdl): "Attenti a non fare demagogia"

In Regione sembrano essere tutti d’accordo, in linea di massima. La politica costa troppo e la prima cosa da fare per ridurre le spese è quella di tagliare le indennità dei consiglieri. A lanciare la proposta era stato il Pd regionale attraverso un documento che, oltre a suggerire la riduzione del 20% delle indennità dei consiglieri, propone anche di azzerare tutte le auto blu della Regione ed i compensi dei consigli di amministrazione degli enti e delle società collegate.

Il primo firmatario della proposta è il veronese Franco Bonfante: “Sinora abbiamo assistito a tante parole e a varie proposte di legge, ma a pochi fatti. Noi intendiamo fare sul serio riducendo del 20 per cento le indennità di funzione dei consiglieri regionali (cioè di quella parte di stipendio che varia dal 35 al 10 per cento dell’indennità del parlamentare, in relazione all’incarico ricoperto di presidente, vice, capogruppo o presidente di commissione, ndr), stabilendo che in ogni caso la paga del consigliere non possa superare quella del parlamentare e che i massimi dirigenti della Regione non possano essere pagati più del Presidente della Regione”.

“Si tratta di una proposta interessante – ha detto il capogruppo dell’Idv in Regione Gustavo Franchetto -. Se Bonfante dovesse chiederli mi sottoscriverla lo farò sicuramente”. Poi Franchetto espone la prpposta finita nel dimenticatoio fatto poco tempo fa dall’Idv: “Già ad inizio legislatura avevamo chiesto di ridurre del 10% l’indennità dei consiglieri e di un altro 10% i finanziamenti ai gruppi consiliari in Regione, una proposta che però non è stata accolta dall’attuale maggioranza”. Il capogruppo dell’Idv allarga anche il dibattito: “I soldi risparmiati dai tagli dovrebbero rimanere in bilancio ed essere dirottati in un fondo di solidarietà a vantaggio dei lavoratori che hanno perso il proprio posto o che sono in cassa integrazione, in questo modo e in questo periodo economico si darebbe un segnale ancora più forte alla gente”.

Massimo Giorgetti, assessore regionale ai Lavori pubblici in quota al Pdl è scettico sulla bontà della proposta del Pd: "Tutte le proposte hanno pari dignità e senso, ma facciamo attenzione a non fare demagogia". L'assessore ha aggiunto anche che "è stato istituito un fondo nel quale, chi vuole, può versare parte della propria indennità. Soldi che rimangono in bilancio e possono essere spesi per il territorio". Giorgetti lancia quindi una stilettata al Pd ed a Bonfante: "Personalmente verso ogni mese il 10% della mia indennità, se non si vuole fare vuota demagogia, chi vuole può fare altrettanto sfruttando il fondo già presente".

Concorde col fatto che si deve dare un segnale il consigliere regionale della Lega Nord Paolo Tosato: “È giusto procedere in questa direzione, il mondo politico deve dare delle risposte alle famiglie in difficoltà ed uin taglio dei compensi mi sembra un buon inizio”. Tosato conclude chiudendo in parte la porta alla proposta del Pd: “Sono d’accordo nel merito, ma esiste il decreto Calderoni da definire ed applicare. Credo che prima vada fatto rispettare quello”.

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