La Regione blocca la fusione tra Caldiero e Belfiore: "Usati 2 pesi e 2 misure"

"Comuni di serie A e serie B, vergognoso e inaccettabile che la maggioranza decida quali cittadini possano votare per il Referendum della fusione dei Comuni e quali no. Ancora una volta sono stati utilizzati due pesi e due misure". Così la consigliera regionale Giovanna Negro di Veneto del Fare, dopo essere intervenuta in aula per chiedere lo stesso trattamento dei Progetti di Legge per la fusione di Belfiore e Caldiero e quello per la fusione dei Comuni di Grancona e San Germano dei Berici.

"Se il Pdl per la fusione di Belfiore e Caldiero deve tornare in Prima commissione – ha detto Negro – allora anche quello per la fusione di Grancona e San Germano deve essere rinviato in Commissione". La proposta della tosiana in aula è stata bocciata: "Non siamo più di fronte alla sovranità popolare ma alla sovranità di Zaia – afferma Negro - che decide quali fusioni dei Comuni si possono fare e quali no. È inaccettabile perché la legge e il trattamento dei territori deve essere uguale per tutti invece qui, ancora una volta, siamo di fronte a disparità e diseguaglianze in base a non si sa quali motivazioni e principi. Altro che Referendum e autonomia, la maggioranza sta mettendo in atto una monarchia decisionale".

La strada che conduce quindi alla fusione dei comuni di Belfiore e Caldiero si fa un po' più in salita, dopo che il Consiglio Regionale del Veneto ha deciso di rimandare il disegno di legge alla prima commissione. Non sono ancora chiare le motivazioni che hanno portato a questo riesame dell'unione dei due comuni veronesi, mentre diversa è stata la sorte per quelli vicentini.