rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica Centro storico / Piazza Bra

Referendum autonomia di Veneto e Lombardia il 22 ottobre, Zaia: "Data storica"

Roberto Maroni ha accettato la proposta del governatore Zaia di far convergere i due referendum sull'autonomia delle rispettive Regioni nella data del 22 ottobre, esattamente 151 anni dopo il plebiscito che sancì l'annessione del Veneto al Regno d'Italia

“La convergenza con la Lombardia sul 22 ottobre per il referendum sull’autonomia è indubbiamente importante, ma per il Veneto questa data ha un’importanza del tutto particolare perché è una data simbolo, in quanto andremo al voto esattamente 151 anni dopo il plebiscito con cui la nostra regione fu annessa al Regno d'Italia”. A metterlo in risalto è il presidente del Veneto Luca Zaia dopo la conferma da parte del presidente lombardo Roberto Maroni che la data della convocazione dei referendum sull'autonomia che le due Regioni celebreranno sarà la stessa.

Il presidente veneto ricorda infatti che il 21 e il 22 ottobre 1866 venne ufficialmente convocato il plebiscito per sancire l’annessione di Venezia, delle province venete e di quella di Mantova al Regno d'Italia, territori ceduti alla Francia dall'Impero austriaco a seguito dell’esito della terza guerra di indipendenza.

Il plebiscito fu a suffragio universale maschile e richiedeva l’apposizione di un Sì o di un No sul quesito referendario che diceva: “Dichiariamo la nostra unione al Regno d'Italia sotto il Governo monarchico-costituzionale del re Vittorio Emanuele II e de' suoi successori”. Rispetto alla popolazione totale delle province venete, che secondo il censimento austriaco era di quasi 2 milioni e mezzo di abitanti, gli aventi diritto al voto furono meno del 30%. La maggioranza che si espresse per l’annessione risultò più che “bulgara”, con soli 69 voti contrari su circa 650 mila votanti.

“Noi speriamo – prosegue Zaia – che il nostro referendum si trasformi nella risposta corale dei veneti a quel plebiscito del 1866 e che il Veneto voti compatto, dichiarando anzitutto e soprattutto la propria autonomia e la sua storica e genetica voglia di autodeterminazione. Quella stessa che Regioni e Province confinanti hanno e che anche noi abbiamo il diritto di avere”. Sulla vicenda è quindi intervenuto anche Matteo Salvini poco dopo la divulgazione della notizia: "Sono orgoglioso di essere il segretario della Lega che fa: nel nostro Dna ci sono autonomia e federalismo. Chiunque si voglia alleare con noi sa che l'Italia sta insieme se riconosce le sue diversità".

Così dunque il segretario federale della Lega Nord ha commentato la decisione sulla data del referendum per l'autonomia della Lombardia e del Veneto, che si terrà il 22 ottobre. "Sono strafelice che dopo 30 anni di parole ci sia per la prima volta nella storia, grazie a una Lega forte - ha aggiunto a margine della sua visita a Tempo di libri - la possibilità per milioni di cittadini di esprimersi sull'autonomia, sulla libertà di scelta e sui soldi". "Spero che questa possibilità venga estesa anche ad altre Regioni", ha poi concluso.

In mattinata, subito dopo il lancio della proposta di Zaia a Maroni per la data del 22 ottobre, era arrivato l'invito ad accettarla da parte dell'on. Paolo Grimoldi segretario della Lega Lombarda e deputato leghista. "A questo punto - aveva detto Grimoldi - l'unica strada da seguire per dare una risposta alla 'questione lombarda' e alla 'questione veneta', due Regioni che ogni anno regalano oltre 80 miliardi di residuo fiscale di tasse pagate dai cittadini e dalle imprese alle casse statali, è quella del referendum: il tempo delle risposte da Roma è scaduto, come la pazienza dei cittadini lombardi e veneti. Speriamo che anche il Pd lombardo e il Pd veneto comprendano l'importanza di questo referendum".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Referendum autonomia di Veneto e Lombardia il 22 ottobre, Zaia: "Data storica"

VeronaSera è in caricamento