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Referendum sull'autonomia del Veneto, le informazioni prima del voto

Si vota domenica 22 ottobre dalle 7 alle 23. Per votare, gli elettori si devono presentare al proprio seggio con un documento di identità. Non è dunque necessario presentare anche la tessera elettorale

Domani è domenica 22 ottobre, il giorno del referendum regionale consultivo per chiedere maggiore autonomia per la Regione Veneto rispetto allo Stato centrale. I seggi saranno aperti dalle 7 alle 23. Per votare, gli elettori si devono presentare al proprio seggio con un documento di identità. Non è dunque necessario presentare anche la tessera elettorale. Non sono ammessi alla votazione gli elettori iscritti nelle liste elettorali aggiunte e cioè i cittadini dell'Unione Europea e i residenti nelle province di Bolzano, Trento, Aosta. All'elettore sarà consegnata una scheda con il quesito referendario. E dopo il voto sarà rilasciata una ricevuta di avvenuta votazione.

Il Comune di Verona ricorda che per i cittadini disabili è disponibile un servizio di trasporto pubblico per raggiungere i seggi elettorali. L'elettore può richiederlo telefonando al numero verde 800 300 170. Per facilitare le operazioni di voto, inoltreo, è stato già consentito il libero accesso alla Ztl cittadina dalle 13.30 di oggi, 21 ottobre. La zona a traffico limitato sarà sospesa fino alle ore 10 di lunedì 23 ottobre.

Fino all'ultimo continua la propaganda di chi invita a votare Sì al referendum e di chi, invece, consiglia di astenersi. Parlamentari e consiglieri regionali veneti del Movimento 5 Stelle hanno ad esempio lanciato all'unisono un forte appello per il Sì all'autonomia, anche se non tutti i 5 Stelle sono d'accordo. Alcuni sono per l'astensione, come per l'astensione è anche il PD e le forze di sinistra che definiscono quello di domani "un referendum inutile e costoso, proposto per scopi di propaganda e non per realizzare sul serio quel federalismo differenziato che si poteva attuare già da molti anni".

Per il Sì al referendum anche le scuole dell'infanzia di ispirazione cristiana associate alla Federazione Italiana delle Scuole Materne (Fism). "Un governo regionale del sistema scolastico valorizzerebbe gli elementi che lo connotano, realizzerebbe l'equità di trattamento tra i tutti cittadini che utilizzano il medesimo servizio  e farebbe conseguire rilevanti economie delle finanze pubbliche", hanno fatto sapere dalla Fism Veneto.

Infine il sindacato Ugl del Veneto si è schierato dalla parte del presidente Luca Zaia nella sua polemica per i costi per garantire l'ordine pubblico durante la votazione. Soldi che lo Stato ha messo in conto alla Regione. "Mi auguro che con la stessa celerità siano richieste le spese sostenute dai vari ministeri per garantire la sicurezza durante le partite di calcio. Le forze dell’ordine sono impiegate per garantire la sicurezza a delle manifestazioni sportive, benchè aperte al pubblico, organizzate da società private che hanno degli introiti non indifferenti", ha dichiarato Mauro Armelao, segretario generale Ugl Polizia di Stato del Veneto.

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