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A Villa Buri l’Osservatorio Migranti promuove l'incontro "Quel che resta dell'accoglienza"

L'appuntamento si terrà sabato 20 gennaio: «Creare uno spazio nuovo di accoglienza è ancora possibile?»

«Un anno di sciagure quello del 2023». Così viene definita l'annata appena trascorsa in una nota dell'Osservatorio Migranti che ricorda anzitutto il dramma del naufragio avvenuto il 26 febbraio al largo di Cutro, definendolo senza giri di parole «una macchia nera della storia d’Italia non solo per l’ennesima immane tragedia, ma perché quel disastro è servito per alimentare una crociata contro il migrante». Sabato 20 gennaio, dalle ore 14 alle 19, a Verona presso Villa Buri si terrà un incontro, promosso proprio dall'Osservatorio Migranti, dal titolo emblematico: "Quel che resta dell'accoglienza".

«In dieci anni - si legge sempre nella nota dell'Osservatorio Migranti - abbiamo assistito ad un cambiamento quasi antropologico, spietato, che ha spiazzato e lasciato sgomenti anche tanti solidali e attivisti dei diritti. Abbiamo assistito ad una accelerazione anche legislativa contro chi arriva in Italia con il decreto sciaguratamente ribattezzato "Cutro" e poi la sua conversione peggiorativa con la legge 50, ma anche l’allargamento dei cosiddetti paesi sicuri, e ancora i decreti di settembre a colpire perfino i minori. Chissà se mai c’è stato un sistema di accoglienza in Italia. - prosegue non senza amarezza la nota dell'Osservatorio Migranti - Oggi più che mai è importante chiedersi comunque cosa ne è rimasto».

Partirà dunque da qui l'incontro organizzato per sabato 20 gennaio a Villa Buri, da una domanda tanto semplice quanto decisiva: «Creare uno spazio nuovo di accoglienza è ancora possibile?». All'appuntamento saranno presenti l’avvocato Francesco Nason dell’Asgi Veneto per fare il punto dei «cambiamenti/stravolgimenti normativi» di questo ultimo anno. Sono inoltre annunciate Emilia Bitossi e Daniela Tomasi, due volontarie del gruppo osservatorio del Naga e del Naga Har di Milano per «cogliere le ricadute nella concretezza quotidiana, nei centri di accoglienza e nelle questure». Infine, gli organizzatori hanno spiegato che si terrà anche un focus specifico sulla situazione di Verona con l'Osservatorio Migranti e la Rete sportelli di Verona. L’ingresso è gratuito, previa iscrizione via mail: osservatoriomigrantiverona@gmail.com.

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