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Battiti vuole una Verona più smart e sogna un parco all'ex scalo merci

L'associazione ha proposto alcune idee per una città intelligente, sia sotto il profilo tecnologico sia per migliorare la fruibilità dei servizi necessari

L'assiciazione Battiti si avvicina alle prossime elezioni amministrative esponendo le sue proposte per la città tema per tema. Ha cominciato con le strategie su cultura e turismo e ha continuato parlando di smart city, ovvero di tutti gli interventi per rendere Verona una città intelligente, sia sotto il profilo tecnologico sia per migliorare la fruibilità dei servizi necessari. "È una visione d’insieme della città che affronta la quotidianità con un approccio funzionale e costruttivo, a basso impatto ambientale e migliorando tempi e qualità della vita", scrivono i membri dell'associazione. 

"L'innovazione digitale deve diventare il driver di un processo di rinnovamento della nostra città, del suo territorio, del suo sviluppo sostenibile - si legge nella nota di Battiti - Per accedere a questa innovazione si passa necessariamente attraverso il reperimento di risorse. La prima strada da percorre subito sono le risorse che vengono messe in campo dalla Comunità Europea attraverso alcuni programmi specifici". Quindi attirare fondi dall'Europa attraverso la presentazione di progetti di cui l'amministrazione comunale deve fornire un indirizzo politico.

Su come utilizzare queste risorse, Battiti ha avanzato delle proposte: "Trasformiamo progressivamente la zona compresa tra l’Adige e le Mura di Gallieno in un’area pedonale e ciclabile, che consenta di valorizzare le attività commerciali al suo interno, utilizzando il numero consistente di parcheggi esistenti a ridosso e costruendo dei nuovi percorsi turistico culturali. Semplifichiamo poi l'acquisto dei servizi attraverso un'unica carta, come Verona Card, a cui affiancara una Card Servizi in cui il cittadino potrà caricare informazioni, dati e certificazioni per l’uso quotidiano. Con un'applicazione si potrebbe prenotare e gestire le aree di carico e scarico di negozi e attività commerciali per ridurre traffico, spostamenti, ingressi abusivi e ridurre l’inquinamento abbattendo i tempi di attesa. Per le attività commerciale si potrebbe anche pensare all'introduzione del marketing di prossimità, che permette di collegare il mondo reale con quello online e in più si potrebbe anche differenziare l'orario di inizio di attività lavorative e scolastiche in maniera da conciliare efficacemente la gestione dei tempi familiari.

Una città intelligente non è solo una città sfrutta meglio le novità tecnologiche, ma è una città che fa scelte ecologicamente sostenibili. Per questo Battiti ha avanzato altre idee: "Bisogna promuovere un trasporto urbano socialmente sostenibile, puntando sulla diminuzione del traffico veicolare e sull'aumento di percorsi esclusivi per mezzi a basso impatto. Rinnovare e ripensare le linee di trasporto urbano. Riqualificare energeticamente gli edifici e aumentare le aree di quartiere a verde pubblico e gli orti urbani. Aumentare la raccolta differenziata con l'introduzione di cestini differenziati soprattutto in centro. Recuperare le aree industriali dismesse e programmare una città policentrica spostando dal centro storico i maggiori attrattori di traffico". Un cambiamento strutturale che deve essere accompagnato anche da un cambiamento culturale.

E infine il sogno che l'associazione Battiti vorrebbe trasformare in realtà: trasformare l'ex scalo merci nel Central Park di Verona: "Da una parte come legittimo riconoscimento agli abitanti della zona sud di Verona e dall’altra come grande occasione per creare un grande polmone verde a quattro passi dall’Arena".

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