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Dal Veneto la proposta per «disciplinare l'esercizio della prostituzione»

Il consigliere regionale Antonio Guadagnini, di Siamo Veneto, ha depositato un progetto di legge statale secondo cui si dovrebbe creare un albo delle professioniste del sesso

Una veneta, Lina Merlin, con una legge che porta il suo nome, aveva messo fine alle case chiuse in Italia. E un veneto, ora, vorrebbe superare la Legge Merlin. È il consigliere regionale Antonio Guadagnini, di Siamo Veneto, che ha depositato un progetto di legge statale per la «disciplina dell'esercizio della prostituzione». Secondo Guadagnini, l'attività delle prostitute dovrebbe essere regolamentate. Si dovrebbe creare un albo delle professioniste del sesso e queste dovrebbero sottoporsi ad obblighi fiscali, come l'emissione di fattura per le proprie prestazioni, ed anche sanitari.

Nonostante la Legge Merlin - ha spiegato Guadagnini - Oggi lavorano come prostitute in Italia oltre 70.000 donne, quasi la metà immigrate. Di queste molte sono minorenni e altre 2.000 sfruttate e alla mercé degli schiavisti. Il 65% di loro lavora in strada senza alcuna forma di protezione. Sono numeri che ci devono far riflettere di come questa situazione non sia più accettabile.
La Corte di Cassazione ha dichiarato la prostituta una "libera professionista" con il diritto di ricevere giusto compenso e dovrebbe e di emettere fattura con partita Iva. E la stessa Corte in un'altra sentenza ha dichiarato come la prostituzione tra adulti deve essere soggetta a tassazione poiché attività lecita. Ma ad oggi queste sentenze sono state totalmente disattese.
Il giro d'affari è stimato in 25 miliardi di euro, con 9 milioni di clienti all'anno. Ciò significa che se questi 25 miliardi venissero fatturati, ci sarebbero introiti fiscali miliardari per lo Stato. Un libero professionista subisce una pressione fiscale per più di metà del suo reddito. Oltre a legalizzare la prostituzione il progetto di legge prevede delle modifiche al codice penale inasprendo le norme esistenti per chi sfrutta la prostituzione minorile e per chi istiga o costringe alla prostituzione.

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