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Politica San Zeno / Via Pontida

Profughi a San Zeno e Sprar, è scontro politico. "Mulas fa il suo dovere"

Il M5S accusa la Lega di fare "propaganda a buon mercato" e rilancia il modello dell'accoglienza diffusa attraverso lo Sprar, trovando sponda nel PD

Sull'opportunità di ospitare i profughi nell'edificio della Prefettura di via Pontida, zona San Zeno a Verona, è scontro tra la Lega Nord e il M5S. Mentre i leghisti veronesi hanno raccolto oltre 500 firme di cittadini contrari alla scelta presa dal prefetto Salvatore Mulas, la deputata 5 Stelle veronese Francesca Businarolo parla di "propaganda a buon mercato di chi accomuna il termine profugo a quello di delinquente".

"Chi chiede asilo - prosegue la deputata - è fortemente disincentivato a delinquere, perché commettendo reati perderebbe il suo status. Chi, nonostante questo, si comporta male è giusto che paghi, ma questo già accade. Anche la polemica sul centro di San Zeno è strumentale. Il prefetto Mulas sta facendo il suo dovere: quello di distribuire i richiedenti che gli vengono mandati dal ministero e per farlo ha utilizzato anche locali della Prefettura. Non dimentichiamo, inoltre, che l’accoglienza ci è imposta dal patto di Dublino, che costringe l'Italia a gestire in prima linea l'emergenza profughi e che mi risulta essere stato votato anche dalla Lega. La soluzione per farlo riducendo la conflittualità c’è: lo Sprar e il modello dell’accoglienza diffusa".

Proprio sul modello di cui parla Francesca Businarolo, c'è stato un confronto tra il prefetto Mulas e tutti i sindaci della provincia due settimane fa, per dare modo alla Prefettura di capire in linea di massima quanti Comuni avevano intenzione di aderire al Sistema di protezione dei richienti asilo e dei rifugiati (Sprar). Un sistema che mette in mano ai sindaci e non più ai prefetti la responsabilità di gestire l'accoglienza dei profughi in strutture che non sono più Cas (centri di accoglienza straordinaria), come quello che la Prefettura vuole creare in via Pontida, e con la proporzione stabilita di 3 profughi ogni 1.000 abitanti. Altrimenti i sindaci hanno ben poca voce in capitolo, anche se il sindaco Tosi pare voglia seguire i suggerimenti del segretario comunale della Lega Nord di Verona Paolo Tosato, ordinando meticolosi controlli per verificare se gli spazi di via Pontida sono idonei ad ospitare i migranti.

E a proposito dello Sprar, per favorire le adesioni dei sindaci veronesi, il deputato PD Vincenzo D'Arienzo ha chiesto al ministro dell'interno Minniti di garantire il potere ai sindaci dei territori in cui sono presenti dei Cas di poter scegliere se mantenere l'incarico a chi si è occupato (magari correttamente) di accoglienza per conto della Prefettura, oppure di revocarlo ed indire un nuovo bando per affidarlo ad un nuovo soggetto. Questo per una procedura semplificata di affidamento per coloro che si sono comportati bene e si sono guadagnati la fiducia dell'amministrazione locale e a discapito invece di coloro che non fanno fino in fondo il proprio dovere.

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