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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica San Zeno / Via Pontida

Profughi ospiti a San Zeno, aspre critiche da Pd e Verona Pulita

"Profughi a San Zeno? È inaccettabile, una coltellata al cuore di Verona", sono le parole scelte dal candidato Sindaco Michele Croce. Polemico anche il Partito Democratico locale che ha chiesto la convocazione delle competenti commissioni consiliari

Profughi e San Zeno, una questione che non cessa di fare discutere tra favorevoli e contrari, c'è anche chi ha chiesto ufficialmente la convocazione di una commissione consiliare. Si tratta di Luigi Ugoli, capogruppo comunale Pd Verona, e di Eugenio Bertolotti, consigliere PD Verona, i quali in una nota spiegano: "Il senso dell’iniziativa del Prefetto, che intende adibire ad alloggi per l’emergenza profughi (C.A.S.) gli uffici di Via Pontida a San Zeno, è chiarissimo, non altrettanto chiaro è il contesto in cui è maturata la decisione: c’è stato un vero confronto col Sindaco della città oppure il Sindaco, che si dice ancora perplesso, ha soltanto preso atto della volontà del Prefetto?"

"Da tempo sosteniamo la necessità di una significativa adesione allo SPRAR da parte dei Sindaci della provincia - proseguono i due esponenti del Pd locale - proprio perché crediamo nell’efficacia di un’azione corale e coordinata di fronte all’emergenza. Il ruolo di supplenza di cui, con questo atto, si fa carico la Prefettura non va però esattamente in questo senso. Se da un lato spiazza il qualunquismo di certe posizioni dall’altra può preparare il terreno a  contestazioni  ancor più veementi di quelle a cui abbiamo assistito sinora. La vicinanza ai tanto discussi Bastioni e il fatto di essere nel cuore di un quartiere già provato da atti di microcriminalità non paiono costituire le condizioni migliori. Allora chiediamo: si è parlato anche di questi aspetti?".

Particolarmente critiche in merito all'iniziativa del Prefetto, paiono essere anche le parole del leader di Verona Pulita e candidato Sindaco alle prossime elezioni Michele Croce: "Ho sempre rispettato l'operato del prefetto di Verona Salvatore Mulas, in particolare sul tema della lotta alle infiltrazioni mafiose sul territorio. Ma non posso accettare che in un momento così delicato e carico di tensioni sociali si scagli una "coltellata" al cuore di Verona".

Il candidato sindaco della lista civica "Verona Pulita", ha commentato così la scelta della prefettura di aprire una casa per i profughi nella palazzina in via Pontida 22 a San Zeno che ospita gli uffici distaccati dello Sportello unico per l’immigrazione. "Mi risulta che i locali, concessi in comodato gratuito per ben altri scopi, direzionali e non abitativi - prosegue Croce - siano stati ristrutturati e riammodernati. Ora spendere migliaia di euro per trasformarli in abitazioni è inopportuno e inasprisce gli animi di tutti, specie delle fasce deboli. Occorre che lo Stato torni a fare lo Stato, il Prefetto torni a controllare i fenomeni mafiosi anziché fare l'abergatore, il Sindaco intervenga e controlli questo indecente business dell'accoglienza (vedi nostra petizione) anziché accettare silente quanto sta accadendo".

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