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Patrizia Bisinella candidata a sindaco di Verona, la più grande scommessa di Tosi

"Candidare la mia fidanzata a sindaco, per farle prendere il mio posto - ha dichiarato Flavio Tosi - non è stata una scelta facile, ma l'abbiamo fatta tutti assieme per il bene della città"

Sorrisi e abbracci per tutti sotto il sole delle quattro pomeridiane di un sabato decisamente diverso dal solito a Verona. Sì perché quella di ieri 22 aprile 2017 è senz'altro una data storica per il capoluogo scaligero e i suoi cittadini. Verrà considerata tale, in un senso o nell'altro, di qui a qualche mese, quando la corsa per le elezioni amministrative segnerà i suoi primi verdetti.

Ancora forse non è così evidente, eppure la posta in gioco per il sindaco uscente Flavio Tosi, dopo la scelta meditata a lungo, ma anche da alcuni contrastata, di candidare la sua compagna Patrizia Bisinella, è davvero altissima. In ballo non c'è solo la poltrona di sindaco, ma la tenuta stessa del gruppo tosiano.

Le parole pronunciate ieri dal presidente di Agsm Fabio Venturi sono state un vero inno al senso di fedeltà in politica, "l'ambizione penso sia legittima, altrettanto giusto fidarsi di Flavio e poi con Patrizia siamo concordi praticamente su tutto". Ma la domanda da porsi è, sarebbe capace di ripeterle nel caso in cui la coalizione tosiana non riuscisse a conquistare il ballottaggio?

Presentazione di Patrizia Bisinella candidata sindaco

A sostenere il tentativo e le promesse di successi a venire che funzionino da collante decisivo nel presente, sulla scalinata rovente di Palazzo Barbieri c'era anche Alberto Giorgetti, dissidente di Forza Italia ("quella falsa") che sarà a capo della lista civica Forza Verona in appoggio alla candidatura di Patrizia Bisinella. Tanti anche gli assessori della giunta uscente che non hanno mancato l'appuntamento, alcuni di loro importanti anche in termini di voti, da Benetti a Lella, passando per Ambrosini, Bozza e Pisa.

Tosi non ha nascosto il suo ottimismo, rilanciando su temi che le opposizioni considerano i suoi punti deboli, se non addirittura i suoi fallimenti, e che invece il sindaco scaligero ha rivendicato quali successi. Da Adigeo e Verona Sud al centro storico ripopolato di gente e "senza vu cumprà", passando per i progetti ancora da fare, "e che si faranno!", come il Traforo delle Torricelle. La volontà espressa è quella di governare altri dieci anni, i fatti diranno se si tratta di un sogno o di un obiettivo.

Ad oggi restano le parole di un sindaco uscente che ha compiuto una decisione tra le più rischiose in politica, quella di mescolare gli affetti e le aspirazioni, ma si sa, Verona è la città dell'amore e l'amore vince su ogni cosa: "Candidare la mia fidanzata a sindaco, per prendere il mio posto, non è stata una scelta facile, ma l'abbiamo fatta tutti assieme per il bene della città. Non è vero che a me interessi andare a Roma, non me ne frega nulla, io voglio fare l'amministratore locale e resterò a Verona, sarò capolista fuori dalla giunta perché altrimenti sarei una presenza troppo ingombrante".

E, infine, ecco lei, Patrizia Bisinella, la senatrice di "Fare!" a Verona da tre anni, "per amore e per scelta professionale", perche quella scaligera è una città virtuosa sotto l'aspetto economico, culturale e che "deve puntare sempre più in grande, per acquisire un profilo internazionale". Tanta emozione per la fresca candidata alla poltrona di prima cittadina, ma anche le idee chiare sulla linea da seguire: "Provengo da una famiglia cattolica che mi ha educato in base ai valori tradizionali, non vi è nulla di più importante del lavoro, perché solo con il lavoro si ottengono i risultati, ed è questo che sono pronta a fare per il bene di Verona e dei veronesi".

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