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Presentato il Piano Casa il centro ne resta fuori

Il pacchetto illustrato alla Giunta, la palla passa alle Circoscrizioni

Il tanto atteso piano casa è finalmente pronto ed è stato illustrato questa mattina alla Giunta di Palazzo Barbieri. Quindi slitta ancora la tanto l’ approvazione attesa da tutti, non perché ci siano problemi in seno alla Giunta oppure al piano stesso, ma perchè i criteri per ampliare case e fabbricati dovranno prima essere visionati dalle varie Circoscrizioni.

A comunicarlo sono stati gli assessori all'Urbanistica Vito Giacino e all'Edilizia privata Alessandro Montagna, i quali hanno anche esposto alla stampa i principi che regolano il pacchetto di provvedimenti edilizi.

Il piano casa è diviso in due parti, delle quali la prima è riferita solo alla prima abitazione e riprende totalmente le disposizioni regionali, che consente di ampliare fino al 20 per cento la prima casa, comunque non oltre i 1.000 metri cubi, senza il permesso di costruire ma solo avendo in mano la Dichiarazione di inizio attività. La seconda parte, invece, è quella di competenza del Comune, il quale può decidere le varie specifiche da adottare nei diversi quartieri. Sarà codificato, infatti, nel testo del piano se, dove e come si potrà ampliare la seconda casa, o se sarà possibile demolire e ricostruire, aumentando i volumi fino al 40 per cento, case o altre costruzioni.

Certo è che il centro storico e le altre zone protette dalla sovrintendenza, come le ville Venete, le case liberty di Borgo Trento, la salita del Monte Grappa, Pindemonte e la Valdonega, non beneficeranno dal piano casa.

La palla, quindi, passa alla Circoscrizioni, le quali dovranno leggere gli incartamenti presentati questa mattina in Giunta e, eventualmente, effettuare alcune modifiche sui vari casi specifici. Gli assessori Giacinto e Montagna si augurano che nel giro di 7 o 10 giorni, la Giunta possa approvare l’intero pacchetto.

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