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Il PdF chiude la campagna elettorale a Verona: "Risolvere i problemi delle famiglie"

Tra i punti salienti del programma de Il Popolo della Famiglia, il Reddito di maternità, con il riconoscimento di 1.000 euro netti al mese per le donne che scelgono di dedicarsi esclusivamente alla vita familiare

Si conclude oggi la campagna elettorale de Il Popolo della Famiglia. A Verona, come in tutto il Veneto, sono state migliaia le persone incontrate: nei momenti della raccolta firme, poi durante la campagna, in tutto il territorio dei collegi. Sono stati più incontri al giorno, tutte le sere, nelle famiglie e nelle sale pubbliche, nei gazebo e nelle piazze del territorio. Gianfranco Amato, segretario nazionale e fondatore con Mario Adinolfi de Il Popolo della Famiglia interverrà questa sera alla festa per i candidati, militanti e simpatizzanti veronesi e veneti alle ore 20.30 all’auditorium di Veronafiere.

Durante la conferenza stampa odierna al Liston 12, Gianfranco Amato, insieme ai candidati veronesi e veneti de Il Popolo della Famiglia ha sottolineato: «Circa il 50% degli italiani, secondo i sondaggi, non sa se andrà a votare o voterà scheda bianca. Con la nostra campagna elettorale, da Bolzano a Noto, abbiamo raccolto 45mila firme in tutti i collegi d’Italia con moltissimi attestati di stima e partecipazione alle nostre idee. Il nostro obiettivo è raggiungere il 3% che consentirà al Popolo della Famiglia i venti parlamentari determinanti per il Governo e per portare avanti le politiche che ci stanno a cuore: vita, famiglia e libertà di educazione». «Il problema della denatalità in Italia è molto serio. – aggiunge Amato – Bisogna prendere ad esempio la Francia che grazie a politiche mirate cresce il doppio dell’Italia quanto a nascita di bambini».

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I punti salienti del programma de Il Popolo della Famiglia sono Reddito di maternità, con il riconoscimento di 1.000 euro netti al mese per le donne che, in libertà scelgono di dedicarsi esclusivamente alla vita familiareil Fattore Famiglia, la riforma fiscale che introduce per la prima volta il principio di equità orizzontale tenendo conto di quante persone vivono sul reddito che deve essere tassato (numero di figli e familiari a carico, disabilità, ecc.) e che dunque riduce in maniera concreta le tasse sulla famiglia. Scuola, educazione e cultura: rivalutazione economica e professionale degli insegnanti; adeguamento di strutture e tecnologie; reale parificazione economica delle scuole pubbliche non statali; contrasto all’introduzione della teoria gender, lotta alle dipendenze e a tutte le droghe.

«È stata una campagna in generale scarsa di contenuti – ha ammesso Filippo Grigolini, coordinatore provinciale e regionale del Popolo della Famiglia e capolista alla Camera - incentrata più su scontri personali, su ipotesi di accordi trasversali, che sui temi che realmente interessano alla gente. Ancora una volta a dimostrazione della distanza esistente tra la politica e i cittadini. È mancato il dibattito, il confronto, probabilmente perché si dà per scontata la vittoria di alcuni schieramenti rispetto ad altri». 

«Incontrando e parlando con la gente – ha sottolineato Antonio Zerman, segretario provinciale e candidato al collegio uninominale della Camera –abbiamo percepito la stanchezza delle solite promesse elettorali, e spesso l'intenzione di non votare. Tante le testimonianze sulla preoccupazione delle famiglie per il futuro, e sulla difficoltà di gestire i figli, gli anziani. Gran parte del dibattito ha riguardato gli scenari politici provocati da questa legge elettorale mal fatta, sui possibili accordi post elettorali e sull'incoerenza di candidature anche nel centrodestra che hanno lasciato stupita la gente».

«Da imprenditore – ha aggiunto Lucio Furia, capolista al Senato – sento molte lamentale per l’eccessiva burocrazia che soffoca lo spirito imprenditoriale e la necessità di tutelare maggiormente i prodotti made in Italy. E’ emersa tra quanto ci hanno detto i cittadini incontrati la mancanza di proposte per la gestione del territorio nelle zone montane e depresse, per rilanciare l’economia e il lavoro».

«Sono proprio i valori e gli interventi nel nostro programma per la famiglia e la natalità, la riforma fiscale, il reddito di maternità – hanno detto Claudio Corradi, vicepresidente de Il Popolo della Famiglia e candidato per il Senato  e Mirco Ghirlanda candidato per la camera - come il ritorno alle radici, alla famiglia, ai principi e della nostra cultura che hanno risvegliato nella gente un entusiasmo sopito da troppo tempo, attraverso il passaparola, l'organizzazione di incontri sui territori dappertutto. Si è creato un coinvolgimento tale che siamo sicuri emergerà domenica con una rappresentanza che sorprenderà. Solo con il Popolo della Famiglia gli italiani avranno la garanzia e la certezza di fermare leggi inique e offensive della nostra cultura e della nostra grande storia, insieme con concreti provvedimenti economici a favore delle famiglie e per lo sviluppo del Paese».

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